Basket
31 Dicembre 2018
Decisivi i diverbi con i compagni nel tracollo con Roseto. D'Auria: "Non ho problemi a tenerlo in tribuna fino a fine anno. Serve rispetto, qui funziona così"

Game over per Mike Hall: “Non possiamo più tollerare certi comportamenti”

di Redazione | 3 min

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Per Mike Hall è game over, l’avventura dell’americano con il Kleb Basket è giunta al capolinea. Una scelta radicale – “dolorosa, ma dovuta” specifica tutto lo stato maggiore della società -, adottata in seguito ai recenti comportamenti tenuti dall’ormai ex leader della squadra di Bonacina, la cui classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata nei diverbi avuti con i compagni nel tracollo di venerdì scorso con Roseto.

“Hall è ufficialmente fuori squadra, si continuerà ad allenare con allenamenti personalizzati ma già da Ravenna sarà in tribuna” dice perentorio il presidente Francesco D’Auria, che arriva presto al punto: “E’ una scelta condivisa da tutti. Non possiamo più tollerare alcuni comportamenti dell’atleta, visti in televisione e altri che non stiamo qui ad elencare. Nessuno vuole sminuire le sue qualità, ma l’impronta che mi sento di dare a questa società è fatta di serietà e regolamenti”.

I massimi vertici societari sono tutti allineati. “E’ una scelta motivata anche dalla tutela dell’immagine – puntualizza il direttore sportivo del Kleb Alessandro Pasi -. E’ una scelta dolorosa verso un gesto irreversibile, non è possibile reagire se non in questa maniera. Per me è una sconfitta personale, perché era il giocatore sul quale è stato impostato l’impianto tecnico della squadra, è il giocatore che doveva essere il riferimento dei giovani, è il giocatore Mvp delle ultime stagioni, il giocatore con talento e carisma inarrivabili. In questo momento, però, è un giocatore in difficoltà, quello successo con Roseto è una roba grave, prolungata, solo l’apice di altri episodi, malessere e nervosismi”.

Coach Andrea Bonacina ringrazia comunque l’americano perché “è nella storia del basket di Ferrara e niente si cancella”, ma la scelta va nella direzione di “tutelare l’integrità del gruppo: crediamo nel gruppo sano e forte che va tutelato al di là di ogni valore tecnico singolo”. “Il rispetto è mancato irrimediabilmente e non è possibile ricucire uno strappo evidente a tutti, abbiamo cercato di tamponare le falle che si erano aperte ma questo non è stato sufficiente” spiega il vice presidente Marco Cocchi.

“Probabilmente nel suo inconscio la capacità di immedesimarsi in un gruppo così, con dei limiti e con delle difficoltà oggettive non è stato del tutto metabolizzato” annuncia Pasi, provando a spiegarsi i nervosismi sempre più frequenti di Hall. Il nativo di Chicago ora si allenerà individualmente, in attesa di novità dal fronte mercato, che a questo punto si apre anche per il Kleb, come anticipa il ds: “Se Mike dovesse andare in una squadra del nostro stesso girone sono convinto che ci fa un mazzo così. Ma se ce lo chiedono, le nostre porte sono aperte. La sua uscita sblocca delle risorse, ma a prescindere la società mi aveva già dato mandato di guardarmi intorno. I giocatori in arrivo potrebbero essere uno o due”.

D’Auria mette la pietra tombale sul capitolo Hall: “Da quest’anno la società ha uno stampo nuovo. Io non ho nessun problema a tenere Hall in tribuna fino a fine anno. Questa non è sufficienza, è solo per far capire che in ogni squadra vanno rispettati i regolamenti, la squadra, la società e i tifosi. Puoi anche essere il Maradona del calcio, ma qui funziona così”.

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