di Serena Vezzani

Cento. È stato approvato in consiglio comunale l’affidamento a Cmv Servizi Srl, società in House providing, della gestione della manifestazione del Carnevale di Cento e altri servizi per gli anni 2019 e 2020: una delibera con cui “si concretizza la decisione politica di risanare Cmv, grazie alla scisso-fusione” secondo il sindaco Toselli, “con un passo in più, quello della presa in carico dell’evento che ha portato Cento nel mondo”.

Cmv Servizi, dopo il via libera da parte dei consigli di amministrazione lo scorso 24 ottobre e i successivi passaggi nei consigli comunali, insieme a Cmv Energia e Impianti verrà integrata infatti nel gruppo Hera, rispettivamente in Inrete distribuzione energia per quanto riguarda le attività di distribuzione del gas naturale e in Hera Comm per le attività di vendita di energia; e dal 2019, dunque, si occuperà anche “degli aspetti organizzativi e gestionali del Carnevale, ma anche degli spazi delle società carnevalesche, gli hangar, e di eventi collaterali, compreso un eventuale Museo stabile nel Palazzo del governatore”.

Un progetto che nasce “dalla volontà di garantire alle associazioni della manifestazione un unico interlocutore”, ma anche “di non accumulare debiti come Comune né avere difficoltà economiche”, facendo sì che il Carnevale diventi “un vero e proprio valore aggiunto e di crescita alla città di Cento”. Presente alla seduta anche Riccardo Maccaferri, presidente del consiglio d’amministrazione di Cmv Servizi, il quale, dichiara, “nell’imminenza della manifestazione, che partirà praticamente tra un mese, metteremo le basi con un’economia di scala che ci consentirà un ragionamento ben impostato”.

Aspro il dibattito aperto invece dalla minoranza, in particolare dal capogruppo Pd Piero Lodi, che evidenzia come il punto all’ordine del giorno “non goda del parere pienamente positivo del Collegio dei revisori dei conti”: secondo la relazione, infatti, la Corte dei conti sottolinea come l’operazione sia legittima, ma segnala l’obbligatorietà di una clausola di recesso in caso l’Anac non ritenga idonea l’iscrizione di Cmv servizi, e anche come il contributo di 195mila euro previsto per la manifestazione del Carnevale comprenda 95mila euro del Fus, a livello triennale, e 100mila euro di contributo regionale, finanziamenti che verranno stanziati però da metà gennaio. Previsti anche 40mila euro di contributi biennali dalla società Hera, “una quota ancora non rilevata” dichiara il vicesindaco Maccaferri, “ma l’impegno è stato sottolineato dal presidente di Cmv servizi stesso, che ha trasmesso l’atto al segretario comunale in via informale”.

Alla luce, dunque, “della mancanza della documentazione formale necessaria”, è il parere delle minoranze, in particolare dei consiglieri Pettazzoni e Giberti (Lega nord), Mattarelli (Libertà per Cento), “non ci assumiamo la responsabilità di votare favorevolmente a un’operazione non supportata ed oscura”. E, sottolinea  Pettazzoni, “il lavoro di mesi e addirittura anni che ha portato alla contribuzione di 195 mila euro regionali è qualcosa che avete rischiato di vanificare non tutelando formalmente le voci di finanziamento. Nella pubblica amministrazione si ragiona per atti, e non per parole”.

Un “meraviglioso storytelling non corroborato da documentazione” definisce la delibera invece il consigliere Giberti: “Vogliamo che il Carnevale abbia la dignità che si merita”. Mentre riguardo l’intera operazione di affidamento della manifestazione da parte di Cmv servizi, il consigliere Lodi commenta come “Finalmente cambiamo tutto per non cambiare nulla, anzi: il contributo pubblico raddoppia, mentre la novità principale è che ci sarà l’obbligo di rendicontazione da parte di Cmv. Non c’è nessun progetto, non potete chiederci di condividerlo”.