Sarà valido dall’1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2021 il Protocollo d’intesa per il potenziamento della rete dei servizi territoriali a favore dei pazienti affetti da malattie dementigene e che vede tra i sottoscrittori anche il Comune di Ferrara, assieme alle aziende Usl e Ospedaliera, all’Asp, all’Università e ad altri Comuni e soggetti del territorio provinciale.
Il nuovo protocollo, approvato dalla Giunta comunale venerdì, intende proseguire il percorso intrapreso con precedenti accordi, a partire dal 2000, per consolidare e potenziare, su tutto il territorio provinciale, gli interventi a favore del paziente e della sua famiglia, nell’ottica di una sinergia interistituzionale, in coerenza con quanto previsto dalla DGR 990/2016.
A partire dal 2000, infatti, si è inteso promuovere nella città di Ferrara e successivamente nel territorio del Distretto Centro Nord, un’esperienza di servizi integrati a sostegno dei malati di Alzheimer e delle altre forme di demenza. Per la prima volta si è messo a punto un modello di interventi intersettoriali ed integrati in cui le diverse esperienze e competenze dei soggetti coinvolti sono state messe in campo in modo coordinato, con la finalità di promuovere azioni sanitarie e sociali a favore della persona malata e della sua famiglia.
La messa in rete secondo un modello di interventi integrati garantisce l’utilizzo ottimale delle risorse, oltre che la realizzazione di interventi flessibili, che possano rispondere anche ad esigenze specifiche dei pazienti e delle loro famiglie.
Le attività già realizzate in questi anni nell’ambito del Programma Alzheimer hanno tra l’altro favorito il rafforzamento delle prestazioni offerte dalla rete dei servizi territoriali sociali e sanitari; l’attuazione e lo sviluppo di attività formative e di attività a sostegno dei familiari; e il consolidamento del Gruppo tecnico di lavoro finalizzato all’individuazione di proposte di miglioramento della rete di servizi.
Nella sola Emilia Romagna le persone affette da demenza sono quasi 75.000. Per questa particolare rilevanza delle patologie dementigene, la nostra regione aveva già considerato questo tema come uno degli ambiti cruciali di intervento (Piano Sanitario Regionale 1999-2001), riconoscendo al ruolo sinergico interistituzionale una particolare forza, proprio perché le problematiche inerenti le demenze coinvolgono aspetti non solo sanitari ma di rilevante implicazione sociale ed assistenziale per le famiglie e per la popolazione.
Questo aspetto è stato ribadito e confermato anche recentemente con la pubblicazione del Dgr 990/16: “Aggiornamento del progetto regionale demenze e recepimento del Piano Nazionale Demenze”.
In provincia di Ferrara, operano 8 Cdcd (Centri per i Disturbi Cognitivi e Demenza) abilitati alla diagnosi/trattamento delle demenze. Nel territorio provinciale risiedono circa 100.000 persone con più di 65 anni, per cui, utilizzando i riferimenti dell’Istituto Superiore di Sanità, si può stimare una popolazione di circa 8.000 persone affette da demenza, di queste più di 2.600 hanno ricevuto almeno un controllo presso i Cdcd nel 2015, e quasi 1700 persone hanno effettuato una prima valutazione presso i centri di riferimento.
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