Spal
22 Dicembre 2018
Il tecnico biancazzurro parla della prima parte di stagione, con uno sguardo al derby contro il Bologna: "In palio punti importanti per la testa della classifica"

Spal Primavera, il girone d’andata visto da Cottafava: “Lavoriamo per arrivare in Primavera 1”

di Redazione | 5 min

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Foto di Isabella Gandolfi

di Davide Soattin

Un dolce Natale per Marcello Cottafava, protagonista in positivo con la propria Spal Primavera di un girone d’andata che lo ha visto conquistare il titolo di vice campione d’inverno del torneo, grazie ad un ruolino di marcia da record che parla di otto vittorie, due pareggi e una sconfitta su un totale di undici partite giocate.

Un bottino dal peso importante che però non lascia ancora del tutto soddisfatto l’insaziabile tecnico biancazzurro che, attraverso un’intervista rilasciata in esclusiva ai taccuini di Estense.com, ha analizzato la situazione della squadra e ne ha messo nero su bianco gli obbiettivi futuri.

Innanzitutto, quali impressioni e quali risposte hai avuto dalla squadra in questa prima parte di campionato?

“La valutazione complessiva delle prestazioni messe in mostra è senz’altro positiva, perché penso ci siano stati risultati e miglioramenti su vari aspetti. Siamo cresciuti sia a livello di collettivo e di relazioni interpersonali che a livello individuale, e credo sia questo uno dei punti di forza del nostro gruppo. Il lavoro paga anche se siamo solo a metà dell’opera e, com’è normale che sia, nei prossimi mesi ci aspettiamo nuovi spunti per crescere ulteriormente”.

Finora siete stati protagonisti di un cammino che vi ha portato meritatamente al secondo posto in classifica. Ti aspettavi questa posizione a inizio stagione?

“Fare previsioni ad inizio anno non è mai facile, soprattutto se si parla di ragazzi giovani. Tant’è che quando si comincia la stagione si ha sempre qualche dubbio. Certo, ci sono le prime uscite amichevoli in cui uno prova a capire il vero potenziale della squadra che ha a propria disposizione. Ma non è scontato, dato che spesso e volentieri ci troviamo a lavorare con rose totalmente rivoluzionate rispetto ai campionati precedenti. Quest’anno le aspettative erano sicuramente alte quando abbiamo iniziato e la volontà di fare bene c’era tutta. Probabilmente siamo andati oltre le aspettative con le partite e le prestazioni messe in campo. Mica per niente questa è una squadra che ha valori e lavora bene. Abbiamo fatto per ora qualcosa di veramente importante”.

E per quanto riguarda il tuo conto, ti senti più navigato rispetto allo scorso anno? 

“Beh, in generale ho un anno in più di esperienza e ogni volta che inizi un percorso hai sempre qualcosa in più rispetto alla stagione precedente. Quest’anno abbiamo anche aggiunto nuove figure all’interno dello staff tecnico, cercando di cambiare qualcosa. Ho cercato di alzare l’asticella, aiutato senz’ombra di dubbio da un anno in più di conoscenza con i miei collaboratori, che ci ha permesso di crescere tutti insieme. Così, ho potuto aumentare e consolidare le mie idee di gioco. Logico che poi la risposta più veritiera la danno in campo i giocatori. Ma anche qui abbiamo fatto un salto in avanti, con una squadra che è a livelli importanti per il nostro campionato”.

Ma di solito cosa chiedi ai tuoi ragazzi nei minuti prima di scendere in campo?

“In quei momenti lì, tatticamente e tecnicamente hai già preparato tutto. Ciò che fa la differenza è l’aspetto mentale, la consapevolezza unita alla lucidità. A loro chiedo di curare in generale questo particolare. A maggior ragione in questa fascia d’età, in cui devono migliorare la concentrazione e focalizzarsi su quelli che sono i loro compiti”.

Capitolo Coppa Italia. Siete stati eliminati dalla Fiorentina. Un’eliminazione che lascia qualche rammarico o che invece vi lascia convinti di aver fatto il possibile per il passaggio del turno?

“Siamo andati a Firenze con la consapevolezza e la volontà di passare il turno. Un pizzico di amarezza per com’è andata c’è, ma questo non vuol dire che siamo stati superiori a livello di organico e di esperienza ad una squadra navigata come la Fiorentina. Nonostante ciò, la nostra occasione per passare il turno l’abbiamo avuta e il rammarico sta nel non essere arrivati all’incontro con il massimo della forma fisica e mentale. Il campionato nell’ultimo periodo ci ha tolto molte energie e abbiamo commesso diversi errori che non ci hanno permesso di portare la partita ai supplementari o ai rigori. Restiamo comunque soddisfatti e consapevoli di aver giocato a testa alta e a viso aperto le nostre carte”.

Da gennaio dunque, e per i prossimi mesi, testa solo al campionato. E subito ci sarà il big match con il Bologna. Quanto sarà importante il derby per il prosieguo della stagione?

“Inizieremo l’anno nuovo con il botto e, essendo uno scontro diretto in piena regola, contro il Bologna i punti saranno importanti. E’ anche vero però che dopo ci saranno tante altre partite, motivo per cui è troppo presto per dire che il derby sarà decisivo. Chi uscirà sconfitto avrà eventualmente il tempo per recuperare nei restanti match. C’è comunque grande voglia e tanta curiosità per questa sfida con la prima della classe. Ci prepareremo al meglio nelle prossime settimane”.

In chiusura. Quali saranno i vostri obbiettivi per il girone di ritorno?

“Gli obbiettivi sono sempre quelli. Fare il meglio possibile e aver dato tutto. Ogni giorno lavoriamo per arrivare in Primavera 1 e per preparare i giocatori all’approdo in prima squadra, valorizzando il lavoro di tutti coloro che gravitano all’interno del nostro ambiente. Del resto, il mio ruolo dice che devo mettere in condizione i ragazzi di sfruttare tutte le qualità che hanno a loro disposizione, in modo da aiutarli sia a livello individuale che a livello di collettivo e di squadra”.

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