di Giuseppe Malatesta
Comacchio. Nella bufera dei murales ingiuriosi, il meetup 5 Stelle Comacchio e Lidi continua ad incalzare i soggetti coinvolti nell’iter di ristrutturazione e ampliamento della ex Cercom, progetto al vaglio della Conferenza di Servizi e oggetto di due assemblee pubbliche molto partecipate nei giorni scorsi.
Proprio sulla prima delle due torna il M5S, su quella organizzata dall’amministrazione comunale con i tecnici di Sacmi, la ditta imolese proprietaria dello stabilimento dismesso e proponente del progetto di recupero. “Allo stesso tavolo, aveva annunciato il sindaco, dovevano esserci anche gli enti chiamati ad esprimersi nella Conferenza dei Servizi, Arpae ad esempio, a cui – informa la coordinatrice del meetup Cora Bonazza – abbiamo chiesto spiegazioni sul mancato accoglimento dell’invito”.
Facendo un passo indietro, il sindaco Marco Fabbri, di fronte ad una platea parecchio seccata e rumorosa, “aveva riferito di aver invitato Arpae, l’Ausl, il Parco e gli altri e che questi non avevano ritenuto di essere presenti in quanto ancora coinvolti nella conferenza dei servizi”.
A curiosità dei pentastellati, Arpae fa sapere (con una nota inviata via pec dalla responsabile Paola Magri) di aver ricevuto il 5 dicembre l’invito del sindaco all’iniziativa di presentazione e confronto pubblico prevista il 12 dicembre. “Questa struttura – aggiunge l’agenzia regionale – è stata impossibilitata a partecipare all’iniziativa, a causa di impegni già precedentemente fissati per la medesima data, come comunicato al Comune di Comacchio, con nota del 10 dicembre”.
La tempistica delle comunicazioni intercorse tra Arpae e Comune indispettisce Bonazza: “Ciò dimostra che gli inviti sono stati inoltrati parecchio a ridosso della data dell’assemblea, con soli quattro giorni lavorativi utili di anticipo se escludiamo il fine settimana: un chiaro segnale del disinteresse di Fabbri per una questione che non ritiene assolutamente prioritaria o degna di premura”.
“Il fatto che Arpae poi abbia comunicato la sua assenza il 10 dicembre, due giorni prima dell’incontro, ci lascia altrettanto sconcertati, in quanto lo stesso poteva essere rinviato o annullato, data per certa l’assenza di un soggetto estremamente importante nel procedimento”.
Tenuta da parte Arpae, il meetup entra poi nel merito degli insulti a caratteri cubitali comparsi negli ultimi giorni e velatamente associati in generale ai No Cercom. “Ci dissociamo dalle scritte pasticciate sui muri: secondo noi le mani colpevoli vanno ricercate altrove. Noi abbiamo ben dimostrato di saper comunicare direttamente al Comune e al sindaco le nostre opinioni, anche attraverso il nostro canale Youtube, via Pec e dal vivo. Per citare una frase del dirigente comunale Michele Saglioni rivolta a chi protestava nell’assemblea del 12 dicembre – conclude Bonazza – ‘chi è causa del suo mal pianga se stesso’.
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