Cronaca
16 Dicembre 2018
Per domare il fuoco intervenuto il 115. Evacuata la sezione detentiva. Intossicati 15 agenti di Polizia penitenziaria

Due detenuti appiccano fuoco ad un materasso in cella e causano un incendio in carcere

di Redazione | 2 min

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Questa mattina (domenica 16 dicembre), nel carcere di Ferrara, due detenuti hanno dato fuoco ad un materasso all’interno della cella, causando un vasto incendio, dal quale è scaturita una grossa coltre di fumo che ha interessato tutta la sezione detentiva dell’Arginone.

Per domare l’incendio sono dovuti intervenire i vigili del fuoco ed è stato necessario evacuare la sezione detentiva. Sono state fatte scoppiare anche alcune bombolette di gas che i detenuti hanno in cella per riscaldare cibi e bevande.

Nelle operazioni di soccorso circa 15 poliziotti penitenziari sono rimasti intossicati e sono stati portati al pronto soccorso per le cure del caso. I due detenuti di origine marocchina, che avevano impedito agitando delle lamette l’immediato intervento degli agenti di Polizia penitenziaria,si sono anche autolesionati.

“Per ripristinare l’ordine e la sicurezza dell’istituto – fa sapere segretario regionale Domenico Maldarizzi, segretario regionale della Uil Pa Polizia Penitenziaria – sono intervenuti anche i vigili del fuoco che insieme ai poliziotti penitenziari hanno messo in salvo tutti i detenuti della sezione compreso i due rivoltosi”.

“Solo grazie al pronto intervento della polizia penitenziaria – affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Campobasso, segretario nazionale – è stato evitato il peggio”.

Alla luce di quanto successo, il Sappe chiede all’amministrazione provvedimenti “immediati ed esemplari nei confronti dei due detenuti, ma soprattutto di dotare il personale di mascherine e guanti per operazioni che, spesso, mettono a serio rischio l’incolumità degli stessi”.

“Il ministro Bonafede – aggiunge Domenico Maldarizzi – qualche giorno fa durante la presentazione del calendario 2019 della Polizia Penitenziaria ha affermato che lo Stato dovrebbe dire agli agenti penitenziari grazie e scusate per le condizioni in cui vi abbiamo costretto a lavorare, ma oggi più che scuse la Polizia Penitenziaria pretende condizioni di lavoro dignitose ed in sicurezza oltre a sanzioni esemplari per gli autori di queste azioni scellerate che, ancora oggi, nonostante tutti i proclami, tardano ad arrivare”

“Al personale della Polizia Penitenziaria di Ferrara – chiude Maldarizzi – va il plauso di tutta la Uil Pa Polizia Penitenziaria per tutto quello che fanno per garantire l’ordine e la sicurezza sia all’interno che all’esterno della struttura nonostante la scarsità di mezzi e uomini”.

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