“Si è molto discusso del problema dei minimarket in città,che spesso diventano luoghi di spaccio e microcriminalità,applicando le ordinanze per contenere il problema. La tragedia di Corinaldo ha però messo in luce non solo il  problema della sicurezza nei locali e discoteche nostrane ,ma anche il fenomeno del consumo di droghe ed alcool da parte di giovanissimi”.

Parole di Barbara Grassilli, esponente di Ferrara Libera, che si lascia andare ad alcune riflessioni sul tema della movida, che oltre “alla questione di messa in sicurezza”, vede tutte le problematiche di “luoghi dove effettuare i dovuti controlli sull’uso di sostanze stupefacenti e alcool”.

Alla base di queste considerazioni, secondo Grassilli esiste “un’emergenza educativa, alla quale la scuola e la famiglia molto spesso non riescono a fare fronte, così come i gestori dei locali dovrebbero avere buon senso e responsabilità, avendo a che fare con i giovani e collaborando con le forze dell’ordine promuovendo un divertimento sano e capendo che è nel loro interesse, così come dovrebbe essere nell’interesse di un giovane sentirsi sicuro di divertirsi senza andare incontro a problemi con la giustizia, sentendosi tutelato”.

Inoltre “bisogna ricordare che in caso di problemi di sicurezza durante gli eventi raggiungere le uscite di emergenza diventa arduo, se i riflessi sono lenti a causa di sostanze stupefacenti o alcool nel sangue”. Il tema, conclude Grassilli, richiede “delicatezza e non soluzioni semplicistiche e immediate, ma è fondamentale il lavoro di rete fra associazioni, scuola, famiglia e istituzioni con campagne informative di sensibilizzazione, prevenzione e repressione”.