Attualità
12 Dicembre 2018
L'associazione dei pensionati ha donato un defibrillatore alla società Ferrara Baseball e ha raccolto 2mila euro per 'Galeorto'

Anpa, col 5 per mille dei soci 4mila euro devoluti in progetti sociali

di Redazione | 3 min

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Gli oltre 2.600 soci dell’Anpa hanno dimostrato ancora una volta di avere un cuore grande così. Con le sottoscrizioni del 5 per mille nella dichiarazione dei redditi 2018, l’associazione dei pensionati di Confagricoltura Ferrara ha infatti raccolto oltre 4mila euro, 2mila dei quali sono stati consegnati a don Domenico Bedin per il progetto ‘Galeorto’, mentre il restante è stato investito nell’acquisto di un defibrillatore che il Comune ha deciso di assegnare alla società Baseball Ferrara.

“La nostra associazione ha particolare attenzione per i giovani” interviene Stefano Spisani, presidente di Anpa, riferendosi all’apparecchio che stazionerà nel campo sportivo di Marrara, utilizzato dalla società sportiva. Oltre a questo, nuove risorse per ‘Galeorto’, che racchiude gli sforzi delle associazioni agricole, Viale K, Laudato Si e la casa circondariale: “Si tratta – spiega lo stesso Spisani – di un progetto dove si inseriscono fra i lavoratori alcuni detenuti. Si parla di carcere come rieducazione, e questa iniziativa risponde in pieno allo scopo”. 

Un gesto che apre il cuore a Pier Carlo Scaramagli, presidente di Confagricoltura Ferrara, felice per “un’iniziativa che dà valore alla nostra famiglia e mette in evidenza quella che è la caratteristica della nostra associazione, molto attenta al sociale e vogliosa di stimolare il progresso civile della società”.

L’assessore comunale allo Sport Simone Merli ringrazia, ma coglie anche l’occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe: “Il Comune ha sempre agito fregandosene delle proroghe indegne per far sì che ogni impianto fosse dotato di defibrillatore. Anche Marrara, adesso, ha il suo”. Un lavoro, sottolinea Merli, a coronamento di un grande impegno per le frazioni “dove gli impianti sportivi, spesso, sono l’unica realtà ricreativa oltre al bar”.

“Lo sport, finalmente, non è più un eccetera” ribadisce l’assessore, che nel caso “dovessimo continuare ad avere la responsabilità amministrativa” è pronto a rilanciare l’obiettivo “dell’emporio sportivo, un modo per le società e per i privati cittadini di conferire attrezzature e abbigliamento sportivo alle persone più bisognose”.

“Il fatto che le associazioni di pensionati e di categoria abbiano attenzione verso gli altri fa molto piacere, è importante che sentiamo che ognuno di noi può dare un contributo” asserisce l’assessore ai Servizi alla Persona Chiara Sapigni.

Ringrazia della generosità don Bedin, responsabile di ‘Galeorto’, progetto che consente a 15 detenuti di lavorare su un terreno di sei ettari all’interno della struttura di via Arginone per coltivare “prodotti che poi verranno distribuiti sezione per sezione all’interno del carcere per arricchire la possibilità alimentare”. “Il Navarra, poi, ha deciso di aprire una sezione all’interno del carcere, è importante per i detenuti che crescono con un diploma riconosciuto” confida Bedin, felice per il fatto che “di recente si è iniziato a coltivare una nuova area di tre ettari con zucche” e speranzoso che “si riescano a coinvolgere sempre più persone sia dentro che fuori il carcere”.

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