Gianni Tuffanelli

Fiscaglia. “Strana calma dopo l’esito del referendum. Ora non si parla più di futuro del nostro territorio, il Basso Ferrarese”, sembra che nulla importi alla politica, cioè avere il coraggio di guardare avanti e pensare a nuove strategie territoriali”. Inizia così l’analisi ‘a freddo’ dell’assessore fiscagliese Gianni Tuffanelli, che una settimana dopo la pesante bocciatura referendaria sulla fusione Ostellato-Fiscaglia, interviene per provare a dare una lettura di quanto accaduto.

Per Tuffanelli, il risultato del referendum “non lascia alcun dubbio sulla volontà espressa dalla cittadinanza”,  ma, soprattutto, “è emersa una cosa molto importante: i cittadini vogliono essere coinvolti per ciò che riguarda il futuro del territorio. Questo è un bellissimo segnale di democrazia. Non dimentichiamo che chi governa un territorio è eletto dalla cittadinanza, pertanto sarebbe auspicabile che nel prossimo futuro, sulle cose molto importanti, sarebbe opportuno chiedere prima ai cittadini”.

“Per il sottoscritto non è stata una vittoria – afferma Tuffanelli, che rivendica indipendenza per non aver aderito ad alcun comitato referendario – ma una vittoria dei cittadini, che hanno voluto evidenziare che anche loro esistono, e hanno il diritto di partecipare, sulle decisioni importanti. Ormai è nota la mia visione politica territoriale: il Basso Ferrarese unito, tenendo conto del peso di ogni Comune e con quei servizi essenziali, per essere menzionati come territorio possibilmente non di serie “B”. Ho detto no alla fusione, Fiscaglia-Ostellato sia nel voto di giunta ed anche nei tre successivi Consigli comunali, motivando la mia scelta, che invece non ho riscontrato in molti commenti che ho letto sulla stampa”·