Gentile Direttore,
Dopo il recente risultato referendario negativo per l’unione dei Comuni, l’ordine di scuderia del PD parrebbe essere quello di mantenere un basso profilo, quando invece, a caldo, gli organi di informazione hanno titolato “clamoroso risultato”.
Credo, a questo punto, doverosa una qualche domanda:
– perché importanti esponenti PD hanno deliberatamente e pubblicamente caricato di contenuti partitici una semplice consultazione popolare, dopo le precedenti sconfitte elettorali e, quelle ancor più cocenti, al referendum costituzionale?
– perché ad un quesito, sensato, non si è preparata la strada e sensibilizzata la mentalità delle popolazioni interessate, anziché una proposta confezionata all’ultimo minuto e senza tante motivazioni logiche (che pure ci sarebbero state), se non la promessa (molto aleatoria e fumosa) di finanziamenti pubblici, in caso di risultato positivo?
– perché, ora, nessun esponente di spicco di tale partito intende dare risposte e, magari, fare un esame a fronte di risultati tanto negativi?
I signori della politica del PD, Calvano, Marchesini, Zappaterra e su, su fino a noti esponenti, oggi in Parlamento, che dopo aver fatto disastri in questa povera provincia, come l’On. Marattin, ed i pochi supporter locali oggi tacciono, di fronte alla débacle.
Ora sembrerebbe che la colpa del risultato negativo sia da ascrivere solo ai poveri Sindaci di Mesola, Goro, Fiscaglia e Ostellato.
Forse il PD, e diversi suoi maggiorenti, avevano cercato di affidare al referendum una sorta di “credibilità”per il partito quasi a darne una prova di vitalità: la risposta è stata netta.
Riterrei, a questo punto, che le dimissioni dagli incarichi sarebbero quanto di più corretto: non, certo, da parte dei poveri ed incolpevoli Sindaci che, tutto sommato, hanno dovuto sottostare alle direttive di partito. Piuttosto da parte di quegli esponenti, ben remunerati, che la politica del loro partito ha sistemato in posti chiave: ma, da questo punto di vista, logicamente, non mi faccio tante illusioni.
Ringrazio per la gentile attenzione, mentre mi è gradita l’occasione per inviare cordiali saluti.
Lucio Maccapani