Cronaca
4 Dicembre 2018
Non raggiunta la prova sul fatto che avrebbe potuto davvero adottare accorgimenti idonei a evitare il duplice omicidio dell'ottobre 2014 avvenuto all'interno della struttura

Istituti Polesani, anche la procura chiede l’assoluzione per Mantovani

di Redazione | 1 min

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Impossibile contestare un duplice omicidio colposo davanti a un duplice omicidio volontario e, in ogni caso, non c’è prova che quella pur eventuale colpa ci fosse davvero. Arriva una doppia richiesta di assoluzione – da parte ovviamente della difesa ma anche da parte del pubblico ministero (Maria Giulia Rizzo) – per il ferrarese Mauro Mantovani imputato fatti accaduti nel 2014 agli Istituti Polesani di Ficarolo, struttura di cui era legale rappresentante.

Nell’ottobre 2014 persero la vita in modo violento Pierpaolo Nonnis (49 anni) e Riccardo Tammiso (51 anni), entrambi in cura agli Istituti Polesani. Il presunto colpevole venne identificato in un 36enne vicentino, con gravi problemi psichiatrici e per questo considerato però incapace di intendere e di volere e nei confronti del quale il processo è dunque sospeso. La procura rodigina ha ipotizzato che si potesse identificare comunque una colpa in Mantovani (difeso dall’avvocato Marco Linguerri), in quanto legale rappresentante della struttura, per non aver adottato tutti gli accorgimenti idonei a evitare episodi del genere. Ma l’istruttoria dibattimentale, con tutta evidenza, ha dimostrato che a Mantovani non possono essere attribuite colpe né generiche, né specifiche.

Il 14 gennaio arriverà la sentenza.

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