Maria Cristina Felisati

Ro Ferrarese. Dopo l’ultimo Consiglio comunale di giovedì scorso a Ro Ferrarese, in vista della fusione con il Comune di Berra, la lista Basta Sprechi della capogruppo Maria Cristina Felisati pensa già al futuro e lancia l’appello con l’intento di voltare pagina, senza evitare però un’ultima critica alla gestione amministrativa del sindaco Giannini: “Poca trasparenza, nessuna iniziativa, tanta arroganza e incapacità, tanta pochezza d’intuito, ma soprattutto tanta scorrettezza e poca serietà e preparazione”.

Per Cristina Felisati “mai come ora c’è bisogno di impegnarsi in politica per riempire di valori e contenuti i partiti tutti proiettati alla “bandiera che tira”, ma che di fatto non hanno né persone sul territorio in grado di avanzare proposte, né tantomeno senso di sacrificio e serietà d’intenti”. “In questo momento storico per noi, con la fusione dei Comuni di Berra e Ro – aggiunge – crediamo che non ci debbano essere divisioni, se gli intenti e lo spirito propositivo è il medesimo, in chi vuole appartenere al nostro Gruppo e lavora solo ed esclusivamente per la gente. No quindi agli sterili steccati politici di ripartizione incarichi, ai “conticini della serva”. E’ il momento, con la nostra lista, di metterci al lavoro per dare opportunità alla nuova comunità”.

Opportunità che, secondo la lista Basta Sprechi, non le possono dare “le persone che ci hanno governato fino ad oggi, o coloro che hanno operato da ruota di scorta, senza idee, con un consenso strappato, proponendo programmi inattuabili perché privi di coperture economiche”.

Cristina Felisati elenca quindi i punti programmatici della propria lista per il nuovo Comune che comprenderà Ro e Berra, sintetizzati in quattro temi base: lavoro, riduzione delle tasse, sicurezza ed equità sociale. “Questi quattro punti – spiega Felisati – sono alla base della nostra vita quotidiana, pensiamo al nostro futuro. Il passato e il presente li conosciamo, quindi avanti senza paura bandendo i piccoli cabotaggi che trovano il proprio sostegno nella banale e patetica ripartizione di ruoli o posticini, di assessorati e di alleanze senza programmi fatte solo in nome del “poterino di paese”. Dobbiamo invece dare slancio e opportunità a chi ha voglia di fare e di fare per gli altri, per il proprio Comune, investendo tempo ed energie anche se i risultati non saranno immediati”.