Goro
1 Dicembre 2018
Quattro i Comuni al voto nel basso ferrarase: il futuro di Goro, Mesola, Ostellato e Fiscaglia si decide alle urne

Referendum Fusioni, ventimila cittadini al voto nel basso ferrarese

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Goro ricorda l’eccidio della Macchinina

Si è scelta la sala consiliare del Municipio di Goro per la commemorazione e il ricordo di una delle pagine più buie della provincia ferrarese. Era il 28 marzo 1944 quando Ernesto Alberghini, Luigi Cavicchini, Arrigo Luppi, Augusto Mazzoni e don Pietro Rizzo, allora parroco di Jolanda di Savoia, furono barbaramente uccisi dagli uomini della Repubblica Sociale

Omicidio Willy. Quattro buchette contro l’omertà

Quattro buchette in quattro punti strategici dove, garantendo l'assoluto anonimato, chiunque sia a conoscenza di dettagli e informazioni sull'omicidio di Willy Branchi, il 18enne che più di trentacinque anni fu ritrovato senza vita lungo la riva del fiume Po a Goro, seviziato e ucciso da mani ancora oggi ignote, possa lasciare la propria lettera e aiutare Procura di Ferrara e carabinieri ad affrontare la fase finale delle indagini, nella speranza di arrivare presto alla verità

Goro non dimentica l’Eccidio della Macchinina

Goro. Il 28 marzo sarà l'ottantesimo anniversario dell'Eccidio della Macchinina, una strage fascista avvenuta nel 1944 a Goro nella quale persero la vita 5 uomini. L'amministrazione comunale invita la cittadinanza a partecipare alla commemorazione che si terrà mercoledì 27 marzo in municipio

Fiscaglia, Goro, Mesola, Ostellato. Mesi di battaglie tra i comitati favorevoli e contrari, giunte fin nel palazzo della Regione, tra consiglieri ‘supporter’ e interrogazioni dissuasive delle minoranze. Domenica 2 dicembre (dalle 7 alle 23) la resa dei conti alle urne, con oltre ventuno mila elettori chiamati a decidere se la fusione ‘s’ha da fare’’. Stiamo parlando dei cittadini di Mesola e Goro e di quelli di Ostellato Fiscaglia, alle prese con un referendum consultivo in cui scegliere se confermare i progetti di accorpamento dei rispettivi Comuni o con una bocciatura che la Regione promette di tenere in considerazione e che quindi archivierà il tutto.

Mesola e Goro. Saranno circa 8 mila i cittadini chiamati al voto nei due Comuni più a nord-est della provincia, mentre gli abitanti dell’eventuale nuovo ente saranno 10500 (6800 da Mesola, 3700 da Goro). La sua estensione di circa 117 km quadrati. Quella dei due Comuni del Delta sarà, nel caso, un ritorno di fiamma dopo la coesistenza sotto un unico municipio (Mesola) fino al 1962. Da frazione, Goro guadagnò la sua autonomia portando con sé il territorio estremamente periferico di Gorino. Entrambi membri dell’Unione dei Comuni del Delta del Po e della Comunità del Parco del Delta del Po, Mesola e Goro sono guidati dai sindaci Michele Padovani (Pd, eletto nel 2014) e Diego Viviani (Pd, rieletto nel 2016).

Quattro le possibili denominazioni del nuovo Comune, a seconda di quanto decideranno gli elettori del Sì: Castel del Delta, Castel del Mare, Porto dell’Abate e Goro Mesola, con richiami agli elementi identitari dei due territori, il castello Estense di Mesola, il porto e il mare di Goro. Il nuovo Comune metterebbe insieme due centri capoluogo e otto frazioni.

Fiscaglia e Ostellato. Poco più di 12500 elettori decideranno se promuovere la fusione tra i due e dare vita ad un nuovo Comune da circa 14900 abitanti (8900 da Fiscaglia, 6000 da Ostellato), esteso su 289 km quadrati. Si tratta dell’unico, quantomeno primo, caso in Italia di ‘fusione di fusione’: quella che andrebbe a concretizzarsi è in effetti l’allargamento della fusione che nel 2014 aveva messo insieme Massa Fiscaglia, Migliaro e Migliarino. Guidati da Sabina Mucchi (Pd, eletta nel 2014) e da Andrea Marchi (Pd, rieletto nel 2014), i due enti non condividono la stessa Unione ma fanno parte l’uno di quella del Delta, l’altro dell’Unione Valli e Delizie. Ostellato è anche uno dei Comuni del Parco del Delta del Po emiliano romagnolo.

Il nuovo ente, se i cittadini voteranno a maggioranza per il Sì, si chiamerà ‘Fiscaglia con Ostellato’ e metterà insieme quattro centri principali, una decina di frazioni e altre località minori.

Se le due fusioni si concretizzeranno, dopo quelle di Berra-Ro (Riva del Po) e Tresigallo-Formignana (Tresignana), la provincia di Ferrara comprenderà dal 1° febbraio 2019 un totale di 19 Comuni, diventando la sesta provincia italiana con il minor numero di Comuni.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com