Eventi e cultura
27 Novembre 2018
Un convegno per conoscere la storia del ferrarese che portò la cultura teatrale professionistica in Europa

Commedia dell’arte, Ferrara riscopre Alberto Naselli

di Redazione | 3 min

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Ferrara, culla del Rinascimento e della commedia dell’arte, riscopre un suo pioniere: Alberto Naselli. A questo storico esponente dell’ambito teatrale europeo e precursore di quella che poi sarà definita “commedia dell’arte”, infatti, è dedicato il convegno “Ferrara e la cultura dell’attore nel secondo ‘500” che si terrà giovedì 29 e venerdì 30 novembre a palazzo Tassoni, sede del Dipartimento di Architettura. 

Gli incontri – organizzati dal Centro Teatro Universitario in collaborazione con l’associazione Cornucopia Performing Arts Labs nell’ambito del progetto “Ferrara, il Po e la Commedia dell’Arte” finanziato dalla Regione – mirano a far conoscere la figura di spicco di Alberto Naselli, che fa parte della cultura ferrarese e di un mondo, come quello teatrale, “portatore di principi morali”.

Questa la visione di Fabio Mangolini, attore, regista e pedagogo teatrale che in occasione della conferenza stampa di presentazione del convegno, definisce Naselli “una figura poco conosciuta, ma fondamentale” ed emblematica per aver contribuito alla diffusione culturale teatrale in Francia e in Spagna dove di fatto “Zan Ganassa” , nome d’arte del Naselli, portò la cultura teatrale professionistica.

“C’è una grossa cerchia di artisti ferraresi i cui lavori hanno successo sia dentro che fuori il territorio” questo è ciò che invece Daniele Seragnoli, docente dell’Università di Ferrara e Domenico Giuseppe Lipani, direttore del Centro Teatro Universitario, credono fermamente, ribadendo la “fondamentale importanza che l’ambiente universitario svolge nel contesto socioculturale di una città perennemente in crescita, la cui storia merita di essere conosciuta anche attraverso il teatro”.

La partecipazione al convegno è gratuita e sarà anche possibile farsi rilasciare un attestato di frequenza per il riconoscimento dei crediti formativi per l’aggiornamento degli insegnanti. Gli incontri sono aperti a tutti: a chi il teatro lo studia, a chi il teatro lo fa e a chi vorrebbe scoprire una parte non nota della storia di Ferrara da sempre al centro del panorama culturale nazionale.

Di seguito il programma completo della rassegna:

Giovedì 29 novembre – Sessione I: Il contesto ferrarese

ore 15.30: Saluti istituzionali e apertura dei lavori
ore 16: Presiede Daniele Serragnoli (Università di Ferrara), Relazioni : Patrizia Castelli (Università di Ferrara) “Attori: uomini e donne senza identità nell’Europa moderna. Fonti ed immagini”. Sergio Monaldini (Indipendent Researcher) “Comici dell’arte a Ferrara nel secondo Cinquecento”
ore 17.30: Domenico Giuseppe Lipani (Università di Ferrara) “Commedie e commedianti sotto Ercole II”, Fabio Mangolini (Associazione Cornucopia) “Il lazzo della mosca e le altre storie”

Venerdì 30 novembre – Sessione II: Alberto Naselli e le culture dell’attore

ore 9.30: Presiede Teresa Megale (Università di Firenze), Relazioni: Simona Brunetti (Università di Verona) “Itinerari ed esibizioni spettacolari di Zan Ganassa nelle corti europee”
Bernardo J.Garcìa Garcìa (Universidad Complutense de Madrid) “La compagnia di Alberto Naselli nel mercato teatrale spagnolo (1574-1584)”

ore 11: Francesca Simoncini (Università di Firenze) “Scene da un matrimonio: Barbara Flaminia e Zan Ganassa”
Anna Maria Testaverde (Università di Bergamo): “Strategie drammaturgiche di un comico dilettante romano: il primo libro del Corso del Carnevale di Francesco Guerrini, Accademico Infuriato”.

Venerdì 30 novembre – Sessione III: Fonti e storiografia della Commedia dell’Arte

ore 15: Presiede Domenico Giuseppe Lipani (Università di Ferrara), Relazioni: Maria Del Valle Ojeda Calvo (Università Ca’ Foscari, Venezia) “Il repertorio della compagnia di Ganassa: tra spettacolarità e comicità”
Teresa Megale (Università di Firenze): “Benedetto Croce e la Commedia dell’Arte”

ore 16.30: Conclusioni e discussione, Modera Siro Ferrone (Università di Firenze).

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