Mesola
23 Novembre 2018
I due consiglieri giocano la carta del dissesto finanziario di Goro per bloccare la fusione: "A Mesola il consiglio non era stato informato"

Fusione, Galli e Tancini: “Inopportuna con Goro in dissesto finanziario”

di Redazione | 2 min

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Goro. Ancora una richiesta di stop alla fusione tra Mesola e Goro, ancora una volta dal consigliere regionale di Forza Italia Andrea Galli, che non molla la presa e dopo aver espresso preoccupazione per la tenuta incerta dell’amministrazione mesolana (orfana di maggioranza in consiglio), punta ora i riflettori su Goro, e sul ‘presunto’ dissesto finanziario in cui verserebbe l’ente comunale al momento rappresentato da Diego Viviani.

A Galli si aggiunge Luciano Tancini, consigliere di opposizione a Mesola che sta sostenendo la campagna referendaria per il No nel Comitato sorto dai due Comuni in vista del referendum di domenica 2 dicembre. Un appuntamento elettorale da sospendere, come l’intero iter, secondo Galli, che attraverso un’interrogazione che raccoglie quella già presentata da Tancini a livello comunale, chiede di “attivare una ispezione contabile approfondita per fare luce sul dissesto finanziario in cui verserebbe il Comune di Goro”.

“Già al momento della indizione del referendum Goro era stato dichiarato in stato di dissesto finanziario dal Ministero dell’Interno – scrivono Galli e Tancini -, con un disavanzo di esercizio sul 2012 pari a 192 mila euro e una sanzione di 64 mila euro. E’ evidente che, con la fusione, tale disavanzo entrerebbe nel bilancio del nuovo Comune, traducendosi di fatto in un trasferimento di risorse da Mesola a Goro. Poiché il consiglio comunale di Mesola non era stato informato di questo disavanzo, la giunta regionale dovrebbe rinviare l’iter della fusione fino al ristabilimento accertato dell’equilibrio di bilancio”.

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