Incendio nella notte in via Gerusalemme Liberata
Intorno alla mezzanotte un appartamento in via Gerusalemme Liberata è andato a fuoco, non si sono ancora accertate le cause ma l'innesco potrebbe essere dovuto all'esplosione di una bombola del gas
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I carabinieri forestali hanno denunciato cinque ditte della provincia di Ferrara per la gestione illecita di rifiuti edili
La Procura di Ferrara ha nuovamente chiesto l'archiviazione per l'allora direttore del distretto Sud-Est dell'Ausl di Ferrara e per un'operatrice telefonica del 118, inizialmente indagati per omicidio colposo relativamente alla morte di Francesco D'Antoni, deceduto ad Argenta il 20 marzo 2021 per infarto miocardico acuto
Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale
Massimiliano De Marco, presidente e legale rappresentante della Servizi Ospedalieri Spa, società appartenente al Gruppo Rekeep di Bologna, è stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste nel processo relativo alla fornitura di mascherine facciali filtranti Ffp2 all'Azienda Sanitaria Locale di Bari
di Simone Pesci
La quarta rivoluzione industriale? Esiste, ed è quella che sta accadendo nell’era contemporanea. E ciò che evince dal nuovo libro dell’assessore regionale Patrizio Bianchi, intitolato appunto “4.0 la nuova rivoluzione industriale”, del quale l’autore ne ha parlato con il docente Unife Lucio Poma e con il vice presidente di Confindustria Emilia area centro Riccardo Maiarelli venerdì sera presso la sala dell’Oratorio San Crispino.
“E’ un libro che si sofferma su aspetti economici, sociali e tutto quello che sta accompagnando questa rivoluzione 4.0, il cui primo effetto è che non troviamo personale adeguatamente preparato” asserisce Maiarelli, che introduce quello che sarà un tema chiave, quello dell’istruzione e della formazione. Altrettanto importante precisare, per l’imprenditore, che “oggi sono in atto processi di accorpamento accompagnati da fortissimi processi innovazione”, e che chi non è in grado “di aderire ad accorpamenti con aziende più strutturate con rapporti con mercati esteri per adottare nuovi canoni di digitalizzazione, rischia davvero la chiusura”.
Anche questo è un effetto della quarta rivoluzione industriale. Ma non l’unico, perché, spiega Bianchi, in atto c’è anche una rivoluzione in senso più ampio: “Quanto tempo si sta senza cellulare? Forse cinque minuti. La rivoluzione, infatti, cambia anche l’idea di base delle relazioni: non c’è mai stata così tanta solitudine con il massimo dei mezzi di comunicazione che esistono oggi”. Ma è anche ovvio, sottolinea Bianchi, che si sta materializzando “il cambiamento del lavoro, le operazioni che prima si facevano a mano sono state sostituite dalle macchine”. E non esclusivamente per ciò che riguarda l’industria, perchè come esemplifica l’assessore anche “la banca si può fare da casa”.
“Mi vengono delle riflessioni – aggiunge Bianchi -. La prima è ripensare i sistemi di formazione, bisogna tornare a insegnare la sostanza delle cose di base; la seconda è ricucire la società, non solo attraverso i sussidi, che non risolvono niente, ma rigenerando lavori che non immaginiamo nemmeno; terza cosa è proporre nuovi modelli educativi, basati su cultura, creatività e studio. Senza chiudersi però, perchè chi, di fronte ai problemi del cambiamento, risponde con la chiusura è da suicidio”.
Una rivoluzione a 360 gradi dunque, che non risparmia nemmeno l’universo scolastico: “Sono convinto – afferma Bianchi – che c’è da fare un investimento sulle strutture di base e consolidare le capacità di lettura delle trasformazioni. Credo anche che la riflessione vada fatta sulle secondarie e sull’università, il cui meccanismo per cui si continuano a fare percorsi quinquennali va riflettuto”.
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