Cosa fare per tutelare i pazienti affetti dal morbo di Crohn che non riescono più a munirsi del farmaco Questran? Lo chiedono alla Regione i consiglieri Raffaella Sensoli e Andrea Bertani (Movimento 5 stelle) in un’interrogazione dove riportano la notizia di alcuni pazienti che avrebbero tempestato di telefonate le farmacie di tutte le regioni, chiesto aiuto alle Asl e alle strutture ospedaliere per poter avere il farmaco, poco costoso ma efficace e insostituibile per chi soffre di morbo di Crohn. Il farmaco infatti non si troverebbe più da agosto, come spiega il sito dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), “per problemi di produzione legati alla fornitura del principio attivo, anche se la carenza dovrebbe terminare entro il prossimo 28 febbraio”.
Nel frattempo, l’Aifa consiglia di chiedere ad una struttura sanitaria di comprarlo all’estero, ma sembra – segnalano i consiglieri- che “il farmaco analogo non ci sia e la richiesta non abbia avuto risposte perché neanche fuori dall’Italia si trova”. Secondo i consiglieri non sarebbe da escludere l’ipotesi che “sfruttando le disparità di costo per medicinali nei diversi paesi europei, le case farmaceutiche indirizzino l’acquisto all’estero invece che in Italia perché in questa maniera ci guadagnano di più”. “Essendo scaduti i brevetti italiani di alcuni farmaci”, proseguono i pentastellati, “i prezzi sono crollati, arrivando in qualche caso a toccare la metà del costo originario. E così alcuni di questi prodotti vengono piazzati su mercati esteri, in paesi dove quegli stessi farmaci non sono ancora a brevetto scaduto e dunque ad un costo che garantisce guadagni cospicui”. Sensoli e Bertani chiedono quindi alla Giunta se sia a conoscenza della situazione e le possibili soluzioni per tutelare i pazienti del territorio.
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