Ostellato. “È evidente il fatto che all’interno delle nostre comunità si sia creata una più che evidente spaccatura interna che, con ogni probabilità, proseguirà anche dopo la data del 2 dicembre. Il tutto per colpa di una proposta frettolosa, superficiale, poco credibile, sconveniente sotto molteplici punti di vista, non sostenibile nel futuro e che fa acqua da tutte le parti”.

Non nasconde rabbia e delusione Alessio Duatti, presidente del consiglio comunale di Ostellato e tra i promotori del Comitato intercomunale ‘C’è chi dice No’, contrario alla fusione con Fiscaglia. A pochi giorni dall’appuntamento alle urne con il referendum consultivo, Duatti ritiene “davvero un peccato aver già ottenuto l’effetto contrario a quello che dovrebbe essere l’obiettivo delle fusioni, ossia creare una comunità unendo la sua gente”.

“Ognuno si faccia il proprio esame di coscienza, ma di certo la colpa non è di chi davanti a un non progetto ha deciso di dire No. Le prime spaccature – ricorda – sono nate la scorsa estate all’interno delle giunte e dei consigli comunali: un campanello d’allarme volutamente non considerato da una politica che probabilmente è diventata più una partita di Risiko che una cosa seria da condividere quotidianamente con le persone, ponendo uno sguardo responsabile al futuro”.

Tensioni e rotture per Duatti sono cosa ben diversa di semplici e legittime divergenze d’opinioni, e “potrebbero davvero essere insanabili. Qualsiasi sarà l’esito referendario le difficoltà aumenteranno e tutti dobbiamo esserne consapevoli. Chiunque abbia anche solo un minimo dubbio su questa fusione, vada a votare No”.

“Se vincerà il Sì saremo di fronte a qualcosa di irreversibile per quanto concerne i confini territoriali, da cui non si tornerà assolutamente mai più indietro” conclude, ringraziando i colleghi amministratori “che stanno condividendo con me questo percorso, ai tanti cittadini ostellatesi e fiscagliesi che, senza distinzioni di appartenenza politica, sono operativi nel nostro comitato e a tutti coloro che quotidianamente ci danno la spinta per portare avanti i nostri principi e le nostre idee”.