Terre del Reno
14 Novembre 2018
La risposta del sindaco all'interpellanza della consigliera Righi in merito alla presenza di eventuali danni strutturali. Polemiche sulle attività al Palareno

“Nessuna situazione potenzialmente pericolosa nel ponte sul Reno”

di Redazione | 3 min

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Il sindaco di Terre del Reno Roberto Lodi (archivio)

di Serena Vezzani

Terre del Reno. Sono state presentate lunedì sera, nel corso della seduta ordinaria del consiglio comunale, in sala Bonzagni, le interrogazioni della consigliera comunale e capogruppo di “Cambiano davvero” Gaia Fabrizia Righi. Nello specifico, con la prima interpellanza si chiedevano alla giunta chiarimenti riguardo al ponte sul Reno, in località Dosso, in via Verdi, chiuso il 18 agosto a seguito di un’ordinanza emessa dal settore vigilanza-polizia locale-sicurezza pubblica di Terre del Reno, con l’intervento coordinato del sindaco di Pieve di Cento Sergio Maccagnani, per danni strutturali cagionati dall’urto al guardrail da parte un mezzo pesante.

Si domandano “quali indagini non empiriche sono state effettuate sull’intera struttura, al fine di determinarne l’idoneità alla libera circolazione di veicoli”, richiedendo “prove o indagini strumentali” e una spiegazione sull’intervento di consolidamento o manutenzione alla sovrastruttura siano stati effettuati, oltre alla sostituzione di un segmento di guardrail.

“A seguito dei tavoli di lavoro richiesti espressamente dalla prefettura per analizzare le condizioni di viabilità adiacenti a canali consortili e ponti” è stata la risposta del sindaco Lodi, “a febbraio 2018 abbiamo inserito nella mappatura l’opera del ponte di Dosso. A giugno sono stati appaltati i lavoro e aggiudicati in agosto, dove abbiamo messo in atto una sostituzione del guardrail danneggiato e della rampa del ponte”. Nessun intervento, dunque, “sull’impalcato del ponte, poiché le indagini di febbraio non hanno evidenziato una situazione potenzialmente pericolosa, ma solo la necessità di interventi manutentivi”. Attualmente, dunque, sono in corso le trattative con il comune di Pieve di Cento nell’attesa di procedere con indagini di ulteriore approfondimento sull’asfaltatura, rimessa in opera del cemento per l’impermeabilizzazione e altre operazioni”.

Righi ha chiesto chiarimenti anche in merito alla pianificazione degli spazi al Palareno, una battaglia che il gruppo consiliare sta portando avanti da agosto e che riguarda l’assegnazione di spazi a un’associazione che non ne aveva fatto richiesta, sottraendo le stesse ore a un’associazione che invece “ne aveva fatto legittima e tempestiva richiesta”. Un’interpellanza con cui “Cambiamo davvero” chiede espressamente all’amministrazione “se intende contestare tale comportamento al concessionario socio Gif srl, se intende far valere nelle opportune sedi l’inadempimento insito in tale condotta, se e quali strumenti s’intende predisporre, al fine di garantire la trasparenza nell’assegnazione degli spazi riservati al Comune al Palareno”.

Un appello dunque “alla vigilanza e al controllo del comune sulla veridicità dei dati forniti dal concessionario”. A seguito delle analisi dell’amministrazione, “il martedì e il venerdì venne fatta effettivamente una richiesta di calcetto Mirabello e anche giovedì, e che era indirizzata e sottoscritta dal referente della società per l’uso della palestra: il gestore Palareno ha voluto dare lo spazio richiesto anche alla società Gioca e Magna di Mirabello”, dichiara Lodi. “Dopodiché il concessionario ha ricevuto la richiesta d’utilizzo da parte della Sd Tafani basket di Dosso, che chiedeva lo spazio per il martedì e il venerdì: riteniamo sarebbe stato sufficiente un approfondimento con il gestore. che ci ha fornito la copia della documentazione immediatamente e verso il quale non troviamo nessun motivo per procedere con una querela, in quanto ha semplicemente cercato di venire incontro alle esigenze delle associazioni”.

Esaminata la documentazione, il gruppo consiliare ‘Cambiamo davvero’ contesta: “Le due associazioni non risultano nel panorama del territorio, inoltre di fronte ad un documento non protocollato in Comune e con una data non provata in alcun modo non abbiamo nessuna garanzia. Compito del Comune è appurare effettivamente la veridicità di quanto detto dal gestore, e stando così le cose la nostra conclusione è che il livello d’attenzione e di vigilanza del Comune sul Palareno sia basso”.

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