Attualità
9 Novembre 2018
Gli allievi del corso “Tecnico dell’acconciatura” hanno sperimentato il fascino di lavorare nel mondo teatrale

Il Nabucco va in scena con trucchi e parrucchi dello Ial

di Redazione | 2 min

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Mercoledì 7 novembre i protagonisti dell’opera teatrale Nabucco sono andati in scena al teatro Comunale con trucchi e acconciature curati dagli allievi del corso “Tecnico dell’acconciatura”, realizzato dall’ente di formazione professionale Ial Emilia Romagna, sede di Ferrara, grazie all’appoggio e all’incoraggiamento della regista Maria Cristina Osti, che ha instaurato con la scuola una collaborazione preziosa per la formazione degli allievi.

Gli iscritti al corso, cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna e dal Fondo sociale europeo, provengono dai percorsi biennali di istruzione e formazione professionale di “Operatore alle cure estetiche”, rivolti a giovani dai 15 ai 18 anni, e hanno deciso di proseguire la loro preparazione con un anno ulteriore di studio, per conseguire il diploma professionale.

Realizzare trucchi e acconciature teatrali è un’occasione preziosa per arricchire culturalmente i giovani parrucchieri e permettere loro di spaziare in orizzonti più vasti rispetto al tradizionale salone di bellezza, vivendo i momenti emozionanti di una rappresentazione assieme agli artisti e collaborando alla realizzazione di uno spettacolo, in uno scenario prestigioso come quello del teatro Comunale.

La rappresentazione del Nabucco di Giuseppe Verdi è stata scelta dalla regista e dall’associazione culturale Operiamo per ricordare gli ottant’anni dalla promulgazione delle leggi razziali, avvenuta in Italia durante il fascismo, annunciate il 18 settembre e approvate l’11 novembre 1938.

Gli allievi hanno potuto imparare e sperimentare tecniche di acconciatura e trucco diverse da quelle della vita quotidiana, che valorizzino gli interpreti sulla scena senza compromettere la loro esecuzione dell’opera, e così facendo si sono avvicinati con entusiasmo ad una tradizione musicale antica e importante come quella lirica, alla quale non sempre hanno accesso i giovani.

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