Attualità
9 Novembre 2018
Le risorse provengono da Stato e Regione. Cardelli: "Interventi fondamentali per il mantenimento dello stato di salute"

Povertà in aumento, c’è il piano da 900mila euro per contrastarla

di Redazione | 2 min

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25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

di Simone Pesci

Quattro punti cardine per rafforzare l’incisività delle azioni a contrasto della povertà del distretto Centro-Nord della provincia ferrarese, che oltre al capoluogo comprende i comuni di Masi Torello, Voghiera, Copparo, Tresigallo, Formignana, Jolanda di Savoia, Berra e Ro. Il piano è pronto e mira a spendere in maniera ottimale i 914.029 euro finanziati a livello nazionale (per 664.178 euro) e regionale (per i restanti 249.851 euro).

“Sono risorse importanti, da integrare nella rete di servizi già esistente mirando alla povertà” asserisce Chiara Sapigni, assessore comunale alla Sanità e ai Servizi alla persona. Finanziamenti che saranno utilizzati nel corso del 2019 – “ ma che speriamo vengano confermati anche nel 2019 e nel 2020” confida Sapigni – per andare a intervenire su quattro macro argomenti contenenti le maggiori criticità.

In primo luogo, annuncia l’assessore, saranno incrementati di due unità i “punti di accesso all’Asp”, in punti più lontani dal centro storico e, comunque, in maniera tale da “prevedere la copertura del turnover dei dipendenti”. Il secondo intervento prevede un aumento di assistenti e operatori sociali nel distretto: nell’organico, infatti, saranno implementati tre assistenti sociali, due educatori professionali, due mediatori culturali, due operatori sociali e due amministrativi perchè “cresce la complessità dei casi da seguire” informa Sapigni.

Non mancheranno nemmeno interventi per avviare nuovi tirocini lavorativi, sostegni domiciliari e alla genitorialità, e in più saranno erogati contributi alle famiglie che per pochi euro non beneficiano delle misure Res o Rei. E, soprattutto, sarà istituito una sorta di pronto soccorso sociale: “Sarà attivato – spiega l’assessore – un numero di riferimento al quale rivolgersi a ogni momento, al subentrare delle difficoltà. In questo modo si riesce a coprire il buco lasciato quando gli assistenti sociali non sono in servizio”.

Ultimo punto individuato nel piano povertà del distretto Centro-Nord riguarda un progetto per potenziare la rete di luoghi dove ospitare persone senzatetto, per le quali c’è un dato sintomatico: “A Ferrara la povertà cresce. Fino al 2015 – rendiconta Sapigni – avevamo 40 posti dove accoglievamo 96 persone. A tutto il 2017 i luoghi sono diventati 76 e le persone 147, mentre nei primi sei mesi del 2018 abbiamo già dato ospitalità a 121 persone”.

Tanti tasselli di un puzzle che messi insieme, come spiega il direttore del distretto Centro Nord Renato Cardelli, permettono di “fare prevenzione, perchè gli interventi sulla povertà sono fondamentali per il mantenimento dello stato di salute che è fatta anche di sostegno nella vita di tutti i giorni”. 

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