Attualità
7 Novembre 2018
La nipote dell'ex premier lancia una raccolta fondi per il trasferimento nel centro di recupero. E FdI chiede un garante degli animali

Cavalli abbandonati, l’appello di Nicole Berlusconi: “Aiutateci a salvarli”

di Redazione | 3 min

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Giancarlo Tagliaferri e Nicole Berlusconi

Nicole Berlusconi, presidente dell’associazione Progetto Islander e nipote dell’ex premier Silvio, continua a cavalcare la battaglia per salvare i cavalli abbandonati nelle campagne tra Ostellato e Comacchio, in località Valle Lepri. E lo fa lanciando un appello in Regione, ospite di Fratelli d’Italia per la presentazione del progetto di legge sulla nomina del garante dei diritti degli animali.

L’animalista ha messo a disposizione il centro di recupero della sua associazione a Villanterio, in provincia di Pavia, per ospitare e riabilitare i tre branchi di cavalli allo stato brado, per un totale attualmente di circa 40 esemplari di razza Camargue, alcuni recentemente morti di stenti o per annegamento nei canali in cui entrano per bere.

“Stiamo aspettando l’ordinanza del sindaco per avere l’autorizzazione a procedere con il trasferimento” assicura Nicole Berlusconi che però lancia un appello ad altri centri ippici: “Nell’emergenza possiamo mettere a disposizione il nostro centro ma abbiamo già tanti cavalli in cura, se troviamo un altro terreno disponibile ben venga”.

Il caso dei cavalli abbandonati a se stessi ha attivato una vera e propria rete di solidarietà con un via vai di volontari pronti a portare fieno e acqua. Ma l’operazione per l’eventuale spostamento dei quadrupedi è più “complicata e rischiosa – spiega Berlusconi – e va quindi organizzata con addetti ai lavori e professionisti” per non spaventare i cavalli mentre vengono caricati sui van.

Per sostenere tutto ciò, sarà presto lanciata una raccolta fondi. “La Regione sta contribuendo, ma chiederemo altri aiuti per sostenere le ingenti spese” conclude la presidente di Progetto Islander, il cui obiettivo ultimo è “riabilitarli e poi darli in adozione”, per la quale stanno fioccando le richieste che andranno valutate attentamente per assicurare ai cavalli una tutela che finora è mancata.

Tagliaferri, Berlusconi e Malaguti

“Questo caso, di cui si sta ora occupando anche la magistratura, proprio per la complessità di attribuzione delle responsabilità derivanti dai vari passaggi di società fallite, caso su cui anche noi vogliamo fare piena luce – abbiamo già protocollato un accesso agli atti e una interrogazione in merito – è emblematico per rappresentare il ruolo del garante dei diritti degli animali, figura che, se ci fosse stata, sarebbe potuta intervenire già dalle prime segnalazioni dei cittadini, anni or sono, evitando così la penosa fine patita da alcuni esemplari” commenta il consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri affiancato dal coordinatore provinciale Mauro Malaguti.

Il capogruppo FdI spiega il progetto citando Ghandi: “La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali”. “Questa affermazione riflette pienamente lo spirito che anima questo disegno di legge – dichiara Tagliaferri -. La figura del garante per i diritti degli animali è già stata inserita in diverse amministrazioni pubbliche, comuni e regioni, come Roma o la Regione Piemonte solo per citarne alcuni”.

Nello specifico, il garante – nominato dal consiglio regionale tra esperti di riconosciuta competenza nel settore dei diritti degli animali – “mira ad assicurare anche agli animali quella figura di garanzia che li tuteli concretamente e quotidianamente in quei diritti che già sono loro riconosciuti dalla nostra legislazione, ma che spesso vengono trascurati proprio per la mancanza di una professionalità di competenza specifica che se ne occupi, anche prestando ascolto alle tante denunce dei cittadini sui casi di maltrattamento“. E, ultimo aspetto sottolineato da Tagliaferri, non gli compete alcuna indennità di funzione.

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