di Michela Capris

Sabato 10 e domenica 11 novembre il Palapalestre di Ferrara ospiterà la manifestazione “AiLoveLife 3 Io amo la vita – Sostengo la ricerca e gli ammalati praticando sport”, un evento fitness, giunto ormai alla terza edizione, in memoria di Maurizio Vincenzi, che ha lo scopo di raccogliere fondi destinati all’associazione Italiana contro le Leucemie-Linfomi e Mieloma.

La giornata, patrocinata dal Comune di Ferrara e dall’associazione Italiana Fitness, è organizzata da Patrizia Vincenzi, figlia di Maurizio e docente della Fif, che è riuscita a raccogliere l’adesione – a titolo gratuito – di 48 insegnanti di varie discipline fitness, tra cui importanti presenter internazionali come Carlos Ramirez (aerobica e step coreografico) e Andres Braganza (zumba), oltre a istruttori e istruttrici che calcano i palchi delle più importanti fiere del fitness come Elisa Crepaldi, Daniele Matteotti, Stefano del Serra (fitness di gruppo).

Si inizia sabato alle 13 con la registrazione dei partecipanti. La prima giornata sarà dedicata interamente al mondo della danza hip hop, house e latina, e si ballerà fino a mezzanotte.

Domenica le lezioni riprenderanno alle 9.30 con un susseguirsi di classi dedicate al fitness coreografico, allenamento funzionale e allo step. La giornata si concluderà alle 19.30 con un aperitivo offerto dalla famiglia Vincenzi e da Ail.

Iniziative come queste sono fondamentali per sostenere il lavoro che Ail fa quotidianamente e il presidente della sezione di Ferrara, Gian Marco Duo, ha voluto ricordare i 150mila euro di fondi che Ail è riuscita ad erogare nel 2017 a favore di assegni di ricerca, assistenza domiciliare, trasporto e sostegno economico di persone ammalate, finanziamento di progetto destinati ai bambini e alle bambine in oncologia pediatrica come arte e terapia.

Lo scorso anno la manifestazione ha visto la partecipazione di 370 persone e sono stati raccolti 5mila euro, tutti devoluti ad Ail.

Simone Merli, assessore allo sport, oltre a sostenere l’iniziativa, ha voluto ricordare come Ferrara sia “una città fatta di gente per bene, che fa cose fatte bene per aiutare persone in difficoltà. Chiedo a queste persone di alzare la voce perché rischiano di essere più silenti dei dementi gridano e che pensano che i problemi siano solo i marciapiedi”.

Per partecipare all’iniziativa è sufficiente registrarsi durante le due giornate e devolvere un contributo libero.