Mesola
7 Novembre 2018
Il capogruppo in Regione Andrea Galli chiede verifiche e controlli sull'iter: "Impossibile un percorso sereno con Mesola a rischio commissariamento"

Fusione Mesola Goro, Forza Italia insiste: “Stop al referendum”

di Redazione | 1 min

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Mesola, Goro. Non c’è pace per l’iter di fusione dei due Comuni deltizi, sulle cui presunte illegittimità si sono già espressi nell’ordine il leghista Alan Fabbri, le opposizioni mesolane e i forzisti Galeazzo Bignami e Matteo Fornasini, deputato e coordinatore provinciale del partito berlusconiano.

Ancora una volta è Forza Italia a farsi avanti, per voce del capogruppo e consigliere regionale Andrea Galli, secondo il quale il percorso in questione “non potrebbe essere un percorso sereno”, in virtù dei dubbi procedurali sugli atti approvati, dalla cartografia ai nomi da proporre nel quesito referendario. L’auspicio è quello di vedere avviare ispezioni e controlli per verificare se il percorso per arrivare a fusione sia stato eseguito correttamente.

“Le procedure amministrative, eseguite da entrambi i Comuni, e i relativi atti presenterebbero lacune burocratico-procedurali. Inoltre non ci sarebbe mai stato un percorso di condivisione delle popolazioni interessate, come dovrebbe avvenire, senza dimenticare che ad oggi il sindaco di Mesola non avrebbe più la maggioranza in consiglio e il Comune rischia il commissariamento”.

Una serie di criticità che spingono Galli a chiedere l’annullamento dell’atto regionale che indice il referendum (previsto per il prossimo 2 dicembre) e l’accertamento della ricezione degli atti in questione, con relativa verifica che la Regione abbia rilevato e tenuto in considerazione le lacune giuridico-procedurali evidenziate.

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