Spal
5 Novembre 2018
All’Olimpico finisce 4-1 per i biancocelesti, fase difensiva ancora una volta sotto accusa

La Spal crolla ancora, pesante ko contro la Lazio

di Redazione | 5 min

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di Andrea Mainardi

La vittoria contro la Roma potrebbe aver fatto più danni che altro. Dopo lo 0-3 contro il Frosinone infatti i biancoazzurri ricevono un’altra pesante scoppola che rimette in discussione molte delle certezze date per granitiche fino ad ora. Al netto di un indiscutibile divario tecnico e fisico nei confronti della Lazio, la Spal ha messo in mostra ancora una volta enormi lacune nella gestione della fase difensiva. I biancocelesti, guidati da un Immobile in grande spolvero, hanno infatti preparato benissimo la gara mettendo in enorme difficoltà Antenucci e compagni sui calci piazzati e sulle ripartenze non concedendo nel contempo quasi nulla grazie ad una grande densità fatta nella propria metà campo. Nella Spal si salva solamente il sussulto d’orgoglio che porta al pari momentaneo di Antenucci, ma le troppe leggerezze individuali mostrate oggi semplicemente non sono sostenibili a questi livelli.

Entrambe le squadre sono condizionate dal terreno pesante e dalla necessità di risultato, non proponendo certo grande calcio nei primi minuti. Bisogna arrivare al nono per il primo sussulto laziale: Milinkovic Savic sbaglia il rinvio servendo Lulic che a sua volta innesca Caicedo, il quale non si coordina bene in area strozzando troppo la sua girata mancina. Passato lo spavento, i biancoazzurri prendono coraggio avanzando il proprio raggio d’azione e coinvolgendo maggiormente Valdifiori palla a terra. Al 18’ sempre Milinkovic calcola malissimo i tempi di uscita sul cross di Lulic e Missiroli ci mette una pezza anticipando Patric pronto a colpire a porta sguarnita. Spal finalmente pericolosa poco dopo col classico destro a giro di Antenucci sul quale Strakosha si deve impegnare per togliere il pallone dall’angolino. Come spesso succede però ancora una volta sono i calci piazzati a punire la Spal. Al 26’ infatti la parabola da calcio d’angolo di Cataldi arriva sul secondo palo dove Immobile, lasciato tutto solo da Missiroli, si coordina benissimo e di prima intenzione segna il suo settimo gol in campionato. I biancocelesti però non hanno nemmeno il tempo di esultare perché la Spal reagisce immediatamente: Everton lancia Lazzari in profondità il quale serve Antenucci che deve solo spingere in porta l’immediato pari spallino. Pirotecnico uno due questo, che accende la partita e certifica una Spal assolutamente viva e sul pezzo. La Lazio ovviamente non ci sta ed ancora Immobile ha campo davanti a se per puntare Vicari ed andare al tiro, risponde presente però Milinkovic che si salva di piede. Al 33’ ancora pessimo il posizionamento della difesa spallina dopo l’ennesimo angolo laziale, questa volta è Acerbi a graziare Antenucci e compagni non trovando la porta da nemmeno un paio di metri. Passano due minuti e la Lazio finalizza la propria pressione andando a segno sempre con Ciro Immobile. Il bomber biancoceleste va al tiro dal limite dell’area dopo il dialogo con Caicedo che si libera col fisico del pressing spallino Decisiva inoltre la deviazione di Costa sul tiro che spiazza irrimediabilmente Milinkovic ma davvero poca la fisicità della Spal in questa azione, con almeno tre rimpalli persi a favore delle punte di mister Inzaghi. Ed è davvero un peccato perché i biancoazzurri si fanno anche apprezzare per personalità nel proporsi, il tutto viene però vanificato da una certa leggerezza difensiva. Ad esempio Everton Luiz a 43’ perde un bruttissimo pallone al limite dell’area e per sua fortuna Caicedo non centra la porta col sinistro a giro.

Mister Semplici opta per l’inserimento di Cionek al posto di Bonifazi per tentare di tamponare le ripartenze laziali sulla destra, dove i biancocelesti hanno trovato sempre tantissimo campo. Come nel primo tempo, anche la seconda frazione parte al piccolo trotto con molti errori da ambo i lati. La Lazio non ha timore a fare densità nella propria metà campo per poi ripartire e proprio da questa situazione nasce il tris biancoceleste. Infatti dopo una punizione guadagnata dopo un contropiede, Everton Luiz temporeggia ancora eccessivamente nella giocata regalando palla a Cataldi. Il prodotto del vivaio laziale si accentra e scaglia un potente destro verso la porta di Milinkovic, il quale non è per nulla reattivo e viene trafitto colpevolmente sul proprio palo. La Spal e tramortita e sbanda pericolosamente ancora al 61’ quando il neoentrato Correa scappa ancora in contropiede e non inquadra la porta da ottima posizione. Biancoazzurri ancora una volta mal posizionati in profondità con Vicari lasciato alla mercè degli attaccanti avversari. La notte spallina prosegue incessante nonostante l’ingresso di Paloschi, al 68’ infatti Everton Luiz ancora una volta si fa ‘mangiare’ da Parolo sui venticinque metri permettendo al centrocampista di scaricare in porta un destro al fulmicotone per il 4-1 laziale. Per la Spal l’obiettivo è adesso resistere ed evitare una pesante umiliazione, che rischia di arrivare al 76’ quando Immobile centra il palo di testa sull’ennesimo calcio da fermo in cui la Spal viene imbucata. Lo stesso si può dire poco dopo quando l’indiavolato attaccante spara addosso a Milinkovic la potenziale tripletta, generata tanto per cambiare da un contropiede ai cento all’ora. A dieci minuti dal termine entra anche Dickmann al posto di Everton Luiz per tentare di salvare il salvabile. Per fortuna della Spal la Lazio alza il piede dall’acceleratore e porta a termine la gara senza problemi, imponendosi per 4-1 e festeggiando il ritorno alla meritata vittoria. La Spal dal canto suo si lecca le ferite: la solidità di inizio stagione è un lontano ricordo soprattutto in fase difensiva. In primis Leonardo Semplici dovrà definire meglio le gerarchie del reparto arretrato e cercare di recuperare il prima possibile Kurtic e Valoti dai rispettivi infortuni perché gli scontri diretti dei prossimi turni non andranno sbagliati.

Lazio – Spal 4-1
Marcatori: Immobile 26’, 35’ (L), Antenucci 28’ (S), Cataldi 59’ (L), Parolo 69’ (L).

 

Lazio (3-5-2): Strakosha; Radu, Acerbi, Wallace; Lulic (dal 62’ Lukaku), S. Milinkovic Savic (dal 74’ Berisha), Cataldi, Parolo, Patric; Immobile, Caicedo (dal 58’ Correa).
A disposizione: Proto, Guerrieri, Bastos, Luiz Felipe, Caceres, Durmisi, Marusic, Murgia, Luis Alberto. Allenatore: Simone Inzaghi.

Spal (3-5-2): V. Milinkovic Savic; Felipe, Vicari, Bonifazi (dal 45’ Cionek); Costa, Missiroli, Valdifiori, Everton Luiz (dall’ 80’ Dickmann), Lazzari; Antenucci, Petagna (dal 68’ Paloschi).

A disposizione: Gomis, Thiam, Simic, Fares, Viviani, Vitale, Floccari, Moncini, Nikolic. Allenatore: Leonardo Semplici.

 

Arbitro: Marco Guida di Torre Annunziata.
Assistenti: Passeri – Fiore.

IV ufficiale: Piccinini.
VAR e AVAR: Ghersini – Longo.

 

Ammoniti: Acerbi 19’ (L), Everton Luiz 57’ (S), Felipe 67’ (S), Cionek 75’ (S)

Espulsi: –

 

Possesso palla: 47& – 53%.

Tiri (in porta): 22 (10) – 9 (3).

Angoli: 8-4.
Fuorigioco: 1-1.

Falli: 7-8.

Passaggi (precisione): 518 (87%) – 575 (89%)

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