Portomaggiore
4 Novembre 2018
Il capogruppo del Gruppo Misto presenta un'interrogazione al sindaco di Portomaggiore Minarelli

Tavassi: “Produzione di fertilizzanti da fanghi di depurazione? Rischi per la salute”

Giovanni Tavassi
di Redazione | 2 min

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Giovanni Tavassi

Portomaggiore. L’impianto per la produzione di fertilizzanti da fanghi di depurazione – che sorgerebbe nella corte denominata “Fienil Nuovo” con capacità complessiva di produzione superiore a dieci tonnellate al giorno – non s’ha da fare. Questa è l’opinione di Giovanni Tavassi, capogruppo del Gruppo Misto che contro tale impianto ha confezionato una interpellanza da presentare nel prossimo Consiglio comunale.

“L’impianto nascerebbe a circa due 2,2 chilometri dal centro abitato di Portomaggiore e a circa 1,8 dalla frazione di Portoverrara” obietta il capogruppo che quantifica in “6536 camion nuovi che dovranno passare giocoforza su via Portoni Bandissolo e quindi davanti ai centri abitati” per raggiungere l’impianto, creando un sensibile aumento del traffico a scapito della salute dei cittadini.

Di più, Tavassi aggiunge che l’utilizzo dei fanghi di depurazione “quali fertilizzanti, benché sia considerato dalla Comunità Europea l’impiego più rispettoso per l’ambiente per questo tipo di rifiuto, presenta alcune criticità riconducibili alla possibile presenza in essi di composti organici nocivi. L’impiego in agricoltura dei fanghi potrebbe comportare rischi igienico-sanitari per il loro contenuto di microorganismi patogeni, metalli pesanti e composti organici nocivi”.

Per avvalorare la sua tesi Tavassi sostiene che, a oggi, non si conosce ancora la “validità del riutilizzo dei fanghi in agricoltura, che andrebbe valutata in base al rapporto benefici e rischi”. “I primi impianti – prosegue il capogruppo – non danno risultati confortanti. I problemi sono che il fango contiene metalli pesanti e sostanze chimiche tossiche, i test di regolamentazione sono inadeguati e l’odore dei fanghi minaccia seriamente la salute pubblica”.

Nella sua interrogazione al sindaco Minarelli, Tavassi non manca di far notare nemmeno che “come per la spazzatura, la lavorazione dei fanghi ha un giro di miliardi di euro, e possono entrare in campo anche affari illeciti come già visto in precedenza”.

 

 

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