Portomaggiore. L’isola ecologica interrata in piazza Giovanni XXIII è inagibile e crea diversi disagi ai commercianti. Questa “inadempienza di quello che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della tecnologia di raccolta rifiuti a scomparsa nei luoghi pubblici” è oggetto di un’interrogazione a firma di Gian Luca Lombardi, capogruppo della Lega di Portomaggiore, che chiede al sindaco e all’assessore preposto “se siano a conoscenza di questa inaccettabile situazione e quali misure intendano adottare nei confronti del nuovo gestore”.

“Probabilmente non sono bastate le numerose segnalazioni dei cittadini che criticavano il nuovo sistema di raccolta rifiuti porta a porta che oltretutto ha mandato al macero centinaia cassonetti acquistati poco tempo prima e i mezzi speciali adibiti al trasporto di quest’ultimi – commenta Lombardi -, e probabilmente gli stessi cittadini hanno capito benissimo che i costi relativi ai nuovi mezzi adibiti alla raccolta porta a porta graveranno inevitabilmente sulla comunità tanto da mettere in seria discussione il risparmio che ne dovrebbe conseguire da questo nuovo metodo di raccolta rifiuti”.

“Ma come se non bastasse – aggiunge il consigliere leghista -, a mettere in discussione sia il nuovo gestore che l’amministrazione che dovrebbe vigilare sull’operato di quest’ultimo, arriva l’ennesima tegola sull’inadempienza di quello che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della tecnologia di raccolta rifiuti a scomparsa nei luoghi pubblici”.

“A seguito di numerose segnalazioni pervenuteci dai commercianti insistenti in prossimità di piazza Giovanni XXIII – spiega infine Lombardi -, l’isola ecologica interrata presente all’interno della suddetta piazza si trova da diverso tempo in condizioni di inagibilità, creando non pochi problemi a chi ha la propria attività in prossimità dell’isola stessa ma non ha purtroppo la possibilità di utilizzarla”.