Attualità
2 Novembre 2018
Il sottosegretario alla Giustizia Morrone propone un incontro ai figli della guardia ecologica uccisa dal killer serbo

Igor. Il Governo ai Verri: “Lo Stato c’è, non c’entra il colore della pelle”

di Redazione | 2 min

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“Non c’entra il paese d’origine o il colore della pelle di fronte allo sdegno nei confronti di qualunque crimine. Lo Stato c’è in ogni caso. Spiace, anche se è comprensibile di fronte al dolore di una perdita così ingiusta, leggere le dichiarazioni dei figli della guardia ecologica volontaria, Valerio Verri, uccisa a Portomaggiore l’8 aprile 2017, quando affermano di sentirsi abbandonati dallo Stato. Io mi rendo disponibile fin da subito a incontrarli basta che mi contattino”. A parlare è il sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone, che risponde così a quanto affermato mercoledì mattina da Francesca Verri all’uscita dell’udienza preliminare contro il killer serbo.

Data la disponibilità per un incontro, Morrone passa alla politica, dichiarando la propria “contrarietà nell’apprendere della richiesta del rito abbreviato, condizionato a una perizia psichiatrica, da parte della difesa dell’accusato di questi brutali delitti. Ovviamente oggi la legge consente ancora a chi si macchia di delitti punibili con l’ergastolo o di crimini di grave allarme sociale di chiedere il giudizio abbreviato che permette, in caso di condanna, la diminuzione di un terzo della pena. È una cosa intollerabile oltre che ingiusta perché non tutela le vittime e i loro famigliari e, tanto meno, tutta la società, che deve essere rassicurata da una giustizia rapida, che non fa sconti e commina pene certe a chi commette atti così gravi”.

Non è una posizione nuova, anzi, tra gli obiettivi del governo in materia di giustizia c’è proprio una modifica di tale norma: “Credo che il provvedimento, oggi in discussione al Parlamento, sull’esclusione di questi crimini dal rito abbreviato debba essere approvato al più presto. L’attuale Governo l’ha inserito fra i punti più importanti del ‘pacchetto sicurezza/giustizia’ che sta andando avanti a tempi di record. Credo che l’approvazione di una norma per la certezza della pena senza sconti, in questi casi di estrema gravità – conclude Morrone – sarà positiva sia per il sistema giudiziario italiano, che per ridare fiducia agli italiani in una giustizia giusta”.

 

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