Comacchio
1 Novembre 2018
Il gruppo segnala i gravi danni subiti tra mare e laguna: "Situazione prossima al disastro ambientale"

La Consulta San Camillo allarmata: “Le mareggiate hanno mutato l’aspetto geofisico del Delta”

di Redazione | 1 min

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Comacchio. Le mareggiate e il meteo estremo che si è abbattuto sulla costa ha cambiato i connotati del Delta. Passata la furia della tempesta e tornata la quiete, l’area protetta ricompresa nel Parco del Delta, sito Natura 2000 e riserva naturale statale insignita del riconoscimento Mab Unesco, mette in luce lo sfregio subito nei suoi delicati ambienti divisi tra terra e acqua.

A segnalare, per tutti, i gravi danni ambientali subiti in particolare nel tratto nord del litorale è la Consulta Popolare San Camillo che al termine di un giro di ricognizione nel territorio, documenta ad esempio la demolizione della duna naturale dello scanno di Comacchio, in zona Lido di Volano, come una delle situazioni più eloquenti.

“Nel tratto intermedio l’acqua del mare è penetrata nel laghetto salato retrostante la duna, creando due nuovi canali. L’acqua ha ricoperto anche il retrostante sentiero che costeggia la Riserva Naturale Po di Volano, per un tratto presumibilmente di circa 200/300 metri”.

“La quantità di rifiuti depositata dalla mareggiata e dal vento sulla vegetazione dunosa, molti dei quali provenienti dalle attività di pesca della Sacca, è impressionante” fa notare Giovanni Gelli. “L’area presenta una situazione prossima al disastro ambientale, il suo aspetto geofisico è mutato” dichiara preoccupato senza mezzi termini.

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