di Giuseppe Malatesta
Codigoro. L’intermodalità del Delta del Po e il progetto sul rilancio della stazione ferroviaria di Codigoro al centro del convegno che a Pomposa ha riunito istituzioni e tecnici per fare il punto della situazione. La visione ottimistica d’insieme abbraccia una valorizzazione del territorio che passa attraverso la valorizzazione dei suoi punti strategici.
E parlando di basso ferrarese e turismo slow, la stazione di Codigoro non può che inserirsi come una stazione hub per una mobilità sostenibile, ponte tra le città metropolitane e i percorsi cicloturistici del Delta del Po, territorio nel quale il punto d’arrivo ferroviario codigorese è l’unico presente e diventa dunque un “punto strategico”.
Lo fa presente in differita il consigliere regionale Paolo Calvano, non presente al tavolo dei relatori ma ugualmente ‘sul pezzo’: “La mobilità ferroviaria non è solo sinonimo di pendolarismo per scuola o lavoro, ma anche di sviluppo turistico. In questi anni insieme ai sindaci di Fiscaglia, Ostellato e Codigoro abbiamo lavorato per potenziare la linea Ferrara-Codigoro – spiega Calvano –, ottenendo risultati importanti grazie alla sensibilità dell’assessore ai trasporti Raffaele Donini e alla collaborazione di Tper”.
Di recente, ricorda Calvano, sono stati sostituiti i treni per migliorare la qualità del servizio e dare la possibilità di trasportare anche le biciclette, migliorati gli orari della linea per agevolare studenti e lavoratori e, proprio per valorizzare la mobilità del Delta del Po e dell’intera regione, predisposto l’abbonamento integrato treno-bus che permette a chi ha l’abbonamento ferroviario di viaggiare gratis sugli autobus in città.
“Sono tutte azioni che danno un nuovo impulso alla linea Ferrara-Codigoro, indispensabile per il collegamento tra il Delta e la città. La prossima battaglia sarà quella per l’elettrificazione della linea: non sarà semplice, perché serviranno risorse ingenti, ma ci stiamo lavorando”.
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