Lettere al Direttore
21 Ottobre 2018

Le donne dei vinti e l’esempio della Norvegia

di Redazione | 2 min

E’ facile prendersela con i vinti. Specie se sono donne, che possono essere rapate, umiliate ed esposte al pubblico ludibrio (per non dire di peggio). E sarebbe ora – meglio tardi che mai – di chiedere almeno scusa alle donne che subirono ogni sorta di violenza perchè colpevoli di aver amato un tedesco o un “repubblichino”.

Solo Sabrina Ferilli, in uno sceneggiato dove recitava la parte di una donna innamorata di un ufficiale tedesco, aveva riaperto timidamente il discorso.

Ora il primo ministro della Norvegia Erna Solberg ha rivolto le scuse ufficiali del governo a tutte le donne norvegesi che durante la seconda guerra mondiale ebbero rapporti con i soldati tedeschi e che per questo furono punite anche duramente al termine del conflitto. Lo riporta la Bbc.

“Le autorità norvegesi – ha sottolineato Solberg – violarono la regola fondamentale secondo cui nessun cittadino può essere punito senza processo o condannato. Per molte fu solo un amore adolescenziale, per alcune l’amore della loro vita con un soldato nemico o un flirt innocente che le segnò per sempre”.

Poche delle ‘ragazze tedesche’ sono ancora in vita per poter apprezzare le scuse, ma lo sono tanti dei loro figli, fra i quali Anni Frid Lynskad, cantante del gruppo pop ABBA. Alcuni dei bambini furono presi di mira a loro volta con atti di vendetta, affidati a altre famiglie o collocati in istituti.

Credo che la Norvegia ci abbia dato un buon esempio e che anche in Italia si possa chiedere scusa alle donne che hanno subito ogni sorta di violenza, fisica e psicologica, solo perchè avevano amato un uomo schierato dalla parte dei vinti.

Giulia Bassi

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