“Alan Fabbri chiarisca e prenda impegni per i risparmiatori Carife”. A dirlo è il consigliere e segretario regionale Pd Paolo Calvano, che ricorda come il capogruppo della Lega in Regione lo scorso 4 ottobre, a seguito dell’incontro a Roma tra gli azzerati e i sottosegretari Villarosa e Bitonci, “ha subito urlato a gran voce e in modo trionfale che tutti gli ex azionisti Carife sarebbero stati rimborsati e che quanto fatto dal Governo Salvini-Di Maio era molto meglio di ciò che aveva predisposto e stanziato il Governo Gentiloni”.
Eppure “le tante nubi che si stanno addensando sulla manovra gialloverde non fanno presagire cieli rosei per le promesse del Governo e tanto meno per gli azzerati”. A questo si aggiungono i dubbi espressi da Federconsumatori sugli stanziamenti del 2019 che sembrano non essere così certi come annunciato.
Dubbi che, secondo Calvano, “meritano attenzione e soprattutto risposte immediate, da parte di chi oggi ha responsabilità di governo”. Per questo il consigliere regionale dem chieda a Fabbri di farsi garante “di un equo trattamento tra veneti e ferraresi, perché non vorremmo che il peso della Lega veneta portasse a provvedimenti sperequati tra veneti e ferraresi”.
La risposta di Fabbri non tarda ad arrivare: “E’ davvero singolare che i killer della Carife chiedano giustizia per un crimine che hanno commesso loro. Noi la soluzione agli azzerati la diamo, è concreta e aspettiamo con entusiasmo che i soldi arrivino nelle tasche dei risparmiatori truffati. Quelli del Pd imparino a leggere i documenti e ci lascino lavorare: vedrete che i cittadini saranno contenti”.
Ed entrando nel merito precisa: “Il disegno di legge di bilancio prevede l’istituzione di un apposito Fondo per il ristoro dei risparmiatori, le risorse stanziate ammontano a 525 milioni di euro annui per ciascun anno del triennio 2019-2021, per un totale di oltre 1,5 miliardi di euro”.
Altra cosa sono invece “le tabelle riportate nel documento inviato a Bruxelles, su cui si è costruita questa inutile polemica”, aggiunge Fabbri. Quelle tabelle infatti “indicano le erogazioni di cassa (e non gli stanziamenti) e tengono conto dei tempi tecnici che saranno necessari per l’istruttoria delle richieste e per il completamento delle procedure”.
Per questo motivo per l’anno 2019 “la previsione delle uscite di cassa a fronte dei 525 milioni disponibili è stata valutata in 250 milioni, mentre per gli anni successivi è di 500 milioni di euro annui”, aggiunge Fabbri.
“Nulla di strano dunque: il vero stanziamento si vedrà nel disegno di legge di bilancio quando verrà presentato in Parlamento”, conclude il consigliere.
Intanto ieri, sabato 20 ottobre, una delegazione dei Risparmiatori Azzerati di Carife si è recata a Roma per chiedere al Movimento 5 Stelle di sottoscrivere un contratto che impegni a dare attuazione al Fondo per il ristoro dei risparmiatori traditi. In particolare con l’ampliamento della dotazione patrimoniale del Fondo dagli attuali 100 milioni a 1,5 miliardi destinandolo al ristoro di azionisti e obbligazionisti subordinati.
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