Attualità
18 Ottobre 2018
Centro Donna Giustizia in piazza contro l'aberrante fenomeno: "In questa ondata xenofoba, vogliamo sensibilizzare le persone"

Cinquanta e più palloncini contro la tratta di esseri umani

di Redazione | 2 min

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Un flashmob a favore della dodicesima giornata europea contro la tratta di esseri umani, un flashmob che ha risposto al grido di ‘#liberailtuosogno-#freeyourdream’. Questo il senso simbolico della manifestazione solidale svoltasi in pieno centro nella tarda mattinata di oggi, che ha visto più di cinquanta palloncini arancioni prendere il volo e colorare il cielo sopra piazza Trento Trieste alle 12 in punto.

“Per il terzo anno riportiamo l’iniziativa a Ferrara, una delle tante città italiane che hanno aderito a questo gesto simbolico – hanno spiegato due operatrici del Centro Donna Giustizia -. Una donna richiedente asilo può essere vittima di tratta senza che noi lo sappiamo, dato che questo fenomeno nell’ultimo periodo si è rivelato essere uno dei tanti modi per arrivare in Europa. In questa ondata xenofoba che ci sta colpendo, dove la chiusura totale delle frontiere sembra essere la soluzione a ogni problema, vogliamo sensibilizzare le persone ad un fatto che è davanti agli occhi di tutti, ma che è ancora difficile da vedere”.

Una sensibilizzazione passata anche per le parole dell’assessore alla Sanità Chiara Sapigni, presente alla manifestazione con tanto di palloncino in mano: “Nel nostro territorio sono già presenti piani di tutela consolidati dalla Regione Emilia Romagna, che si occupano di denunciare, proteggere, recuperare e reinserire le vittime di questo fenomeno”.

“Nelle nostre zone la tratta è caratterizzata dalla prostituzione, ma non solo – analizza l’assessore Sapigni – ed è per questo motivo che come amministrazione comunale abbiamo dato vita al progetto ‘Oltre la strada’ e ad esso abbiamo collegato il presidio ‘Luna Blu’, che ci permette di fare prevenzione e parlare con le donne colpite da queste problematiche di malattie sessualmente trasmissibili, con l’intento di donare loro nuove aspettative di vita”.

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