Convalidato l’arresto per l’uomo sfuggito all’alt dei Carabinieri
È fuggito ad ad un controllo dei Carabinieri di Goro ed è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione a fini di spaccio di cocaina 39enne nordafricano
È fuggito ad ad un controllo dei Carabinieri di Goro ed è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione a fini di spaccio di cocaina 39enne nordafricano
Ci sarà bisogno di una perizia psichiatrica su Giacomo Bovolenta, il 28enne che a marzo 2023, in un'abitazione di via Sacche, a Mesola, aveva tentato di uccidere - fortunatamente senza riuscirci - il 29enne, anche lui ferrarese, Davide Menegatti
Prima ha provato a fuggire dai carabinieri in auto poi, dopo essere uscito di strada, a piedi. È quanto accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 17 aprile, quando una pattuglia dei militari di Goro ha notato una Volkswagen Golf guidata da un uomo che stava girando ad alta velocità per le vie del paese
Dopo cinque anni, Davide Nardini lascia la presidenza di Asp del Delta Ferrarese e al suo posto nei giorni scorsi è stato nominato Lorenzo Marchesini
Al Parco del Delta ieri (17 aprile) si è svolto l’incontro tecnico-formativo sulle "Linee guida per limitare gli impatti negativi e limitare l’ulteriore diffusione delle specie aliene invasive in Emilia Romagna"
di Giuseppe Malatesta
Mesola. Tempi alquanto burrascosi per l’amministrazione mesolana, costretta a fronteggiare la perdita della maggioranza in consiglio e, negli ultimi giorni, anche un duro attacco frontale all’iter di fusione, con il consigliere regionale Alan Fabbri che ne chiede lo stop e le forze di opposizione locali che mettono in dubbio la legittimità stessa della procedura.
I guai per Padovani iniziano con il voltafaccia di due suoi consiglieri, Michele Gatti e Sergio Vassalli, e proseguono quando questi, il 15 ottobre scorso insieme ai ‘nuovi colleghi’ di opposizione, chiedono in una lettera indirizzata alla Regione di bloccare la fusione per “vizi e gravi patologie” e di “evitare un referendum viziato da pesanti illegittimità”.
“Vogliono imbavagliare i cittadini di Mesola e Goro” reagisce Padovani. “Prima rilasciano dichiarazioni pro fusione, poi votano in consiglio favorevolmente, Luciano Tancini addirittura auspicava una fusione più ampia coinvolgendo anche il comune di Codigoro, Primo Marchetti inveiva contro Michele Gatti perché titubante. Registrazioni e verbali lo attestano. Ora, per puri scopi politici se ne fregano delle opportunità dei cittadini: quello che per loro l’importante è mettere in difficoltà l’amministrazione con l’auspicio che nelle prossime elezioni possano governare”.
Padovani non perdona l’atteggiamento dell’opposizione tutta, ma in particolare ai suoi ex consiglieri rimprovera la scorrettezza di sedersi “al tavolo con Marchetti e Tancini per programmare il futuro di Mesola, dopo aver ottenuto incontri con l’amministrazione: dovranno farsi carico di questo loro modus operandi nei confronti della comunità”.
E sulla richiesta di annullamento che chiude la lettera inviata in Regione dai suoi detrattori, Padovani smonta punto per punto le criticità evidenziate, a partire dalle delibere passate dai due consigli (“non vi è nessuna violazione regolamentare procedurale o normativa”) e proseguendo con i chiarimenti sullo studio di fattibilità.
“Il rilievo riferito al fatto che sia stato commissionato unicamente dal Comune di Mesola non trova fondamento, in quanto – spiega il sindaco – Mesola ha agito con atto legittimo in attuazione del mandato attribuito da Goro. Tale documento è stato legittimamente e regolarmente depositato e adottato dal consiglio (con il voto favorevole unanime di chi oggi chiede di stoppare la fusione, escluso Gatti che si astenne al voto, ndr), completo della prescritta cartografia”.
“Sostenere che lo studio fattibilità sia stato unicamente recepito dal Comune di Goro – aggiunge Padovani – dimostra una lettura non attenta dell’atto, che invece serviva a dare mandato a Mesola per la gestione dell’affidamento dell’incarico dello studio stesso. Circa l’integrazione di altri tre nominativi da sottoporre al referendum, infine, questa è stata legittimamente realizzata in sede di Assemblea Regionale”.
“Appare evidente – conclude Padovani – che tutti gli atti adottati dal Comune di Mesola nell’iter procedurale sono regolari, legittimi e conformi alla normativa vigente regionale e statale: la richiesta di annullamento dell’indizione referendaria è assolutamente immotivata e, in ogni caso, eventuali azioni in tal senso sono di stretta competenza della Regione”.
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