Cento
13 Ottobre 2018
I carabinieri arrestano uno stalker di 34 anni che negli ultimi mesi aveva reso un inferno la vita della ex compagna

Perseguita la ex, la deruba e minaccia anche le sue amiche

di Redazione | 2 min

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Era la vigilia di Natale dello scorso anno. Per le feste si ritrovano assieme, con le rispettive famiglie, due fratelli tra i quali, per questioni legate all'eredità paterna, negli ultimi tempi non corre buon sangue. Il più giovane dei due, classe 1976, abita nella casa di Pieve di Cento ereditata come proprietà indivisa

Sono stati mesi d’inferno per una giovane donna quelli trascorsi da maggio fino all’11 ottobre, quando il suo ex compagno finalmente è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Renazzo.

L’uomo – C.M., 34 anni, proveniente dalla Romania, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio – dopo che la loro relazione si era interrotta ha iniziato a perseguitarla in ogni modo: con messaggi, pedinamenti e danneggiamenti, addirittura arrivando a minacciare alcune amiche della donna che le avevano manifestato solidarietà.

Lo stalker è arrivato a introdursi nell’abitazione della donna per rubare, e  nel corso di una di queste incursioni, le ha preso le chiavi di riserva dell’automobile, fatta oggetto in seguito di diversi danneggiamenti e a cui ha sottratto perfino le targhe anteriori e posteriori.

La certosina attività di indagine dei militari, esplicatasi per oltre 4 mesi e coordinata dal sostituto procuratore Andrea Maggioni, ha ricostruito con dovizia di dettagli ogni tassello delle lunghe e pericolose scorribande dello stalker che, con il proprio agire, ha gettato nello sconforto e nell’ansia la propria vittima che neppure dopo aver cambiato le proprie abitudini di vita è riuscita a scoraggiare l’indole persecutoria del proprio ex compagno.

Quest’ultimo infatti, benché colpito nel mese di agosto da provvedimento di ammonimento emesso dal questore di Ferrara su proposta del comando dell’Arma, ha continuato a molestare la donna, preoccupata sempre di più per la propria incolumità, come ricostruito dai carabinieri che hanno ascoltato alcuni conoscenti e testimoni delle intimidazioni subite dalla giovane vittima, riscontrando ulteriormente il quadro indiziario a carico dell’uomo.

Da qui l’emissione del provvedimento restrittivo di custodia cautelare in carcere, emesso dal Gip presso il Tribunale di Ferrara su richiesta del pubblico ministero che ha concordato appieno con le risultanze investigative prospettate dall’Arma.

Nel corso delle fasi dell’arresto di C.M., inoltre, i carabinieri, a seguito di perquisizione domiciliare operata all’interno di un appartamento di Bologna, nella disponibilità dell’uomo, hanno ritrovato parte di refurtiva prelevata alla donna nel corso dei mesi precedenti, fra cui le targhe dell’autovettura a lei intestata.

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