Spettacoli
13 Ottobre 2018
Il quintetto del batterista californiano propone un repertorio di celebri standards

Al Jazz Club il Great American Songbook di Tom Rainey

di Redazione | 1 min

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Tom Rainey e il suo Obbligato (foto di Peter Gannushkin)

Questa sera, sabato 13 ottobre con inizio alle 21.30, il Jazz Club Ferrara indagherà il repertorio del Great American Songbook ospitando Obbligato, quintetto di Tom Rainey.

Rainey è un batterista sofisticato e dinamico. Nato nel 1957 in California e trasferitosi ventiduenne a New York, si è subito fatto notare al fianco d’importanti jazzisti contemporanei quali Tim Berne, Kenny Werner e Fred Hersch.

In qualità di leader, con Obbligato, ha inciso due apprezzati dischi per la Intakt Records, l’ultimo dei quali – Float Upstream – prosegue nell’intento del precedente, ribadendo l’occasione di apprezzare Rainey in un contesto piuttosto inconsueto: il repertorio della band infatti fa perno su celebri standards quali Stella By Starlight, What Is This Thing Called Love?, What’s New, There Is No Greater Love, I Fall in Love Too Easily e molte altre pietre miliari del Great American Songbook.

A ben vedere, anche l’organico è un tradizionale combo jazz, con Ralph Alessi alla tromba, la fedele Ingrid Laubrock al sax, il pianista Jacob Sacks e il contrabbasso di Drew Gress. Ma ciò che nasce da questi “obblighi” esce da ogni convenzione: i temi affiorano da improvvisazioni collettive audaci, in cui è la batteria del leader a fissare le strutture su cui muoversi, dando vita a un jazz libero, attualissimo e sempre godibile.

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