Spal
12 Ottobre 2018
Una maglia e uno slogan legano la Spal a Centro Donna Giustizia e Coop Airone

Un calcio alla violenza su donne e bambini

di Redazione | 3 min

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Davanti ad una cornice di pubblico meravigliosa, nonostante il meteo ed un campionato di grande sofferenza, i biancoazzurri battono il Pineto trovando la terza gioia consecutiva e soprattutto la salvezza aritmetica.

Spal, c’è il Pineto tra i biancazzurri e la salvezza

Chiudere il discorso salvezza, con un occhio puntato anche ai risultati delle altre. Nella gara di oggi contro il Pineto, l’ultima di campionato al “Mazza”, la Spal vuole chiudere bene la stagione davanti al proprio pubblico prima della trasferta di Olbia: la vittoria contro gli abruzzesi garantirebbe agli estensi la salvezza matematica

di Michela Capris

“Sono 273 le donne che hanno subito violenza lo scorso anno e che si sono rivolte a noi”. Bisogna partire dalle parole di Paola Castagnotto, presidente del Centro Donna Giustizia di Ferrara, per capire la portata dell’iniziativa di Marianna Alberghini, donna ferrarese, vicina al tema della violenza di genere e tifosa Spal.

Ieri sera (giovedì 11 ottobre) nel locale “Il Clandestino” di Via Ragno 50 si è svolto un evento a sostegno di Centro Donna Giustizia e Cooperativa Sociale Airone, associazioni che operano nel territorio sostenendo donne vittime di abusi e violenze, spesso madri, sole e con una vita in frantumi.

Tutto è nato da un’idea di Alberghini, la quale al termine della partita della scorsa stagione sportiva Spal-Sampdoria abbozzò questo slogan “# da Dio # ancora in A” (dove # è da leggersi rigorosamente in dialetto ferrarese: “a stag”).

Lo slogan venne impresso su una maglia ma Marianna voleva fare le cose in grande: coinvolgere la Spal e far diventare quella maglia un messaggio contro la violenza di genere. La società ha acconsentito all’uso gratuito del logo, facendo proprio il messaggio veicolato dal progetto.

“Le donne quando denunciano fanno un lungo lavoro di riabilitazione di se stesse e della loro anima, per diventare più forti di prima, per ritornare nuovamente in serie A” percorso che può avvenire grazie “ai centri antiviolenza che devono essere sostenuti e aiutati”, ha dichiarato l’ideatrice del progetto.

D’accordo il sindaco Tiziano Tagliani, che ha ringraziato la Spal per l’impegno sociale a sostegno “delle donne che vogliono riacquisire la dignità che stata loro strappata”.

Andrea Gazzoli, dirigente della Società, ha espresso parole di condanna verso chi agisce violenza contro le donne e contro le bambine e i bambini, sottolineando come lo sport debba essere veicolo della cultura della non-violenza.

Il nostro è un gioco di squadra”, ha detto Luisa Lampronti della Coop Airone, “l’obiettivo è stare vicine a donne distrutte, progettare una nuova vita per loro e per i loro figli e le loro figlie.” Una riabilitazione che non è solo privata ma anche sociale perchè “le persone ricostruite possono ancora dare qualcosa a se stesse e agli altri”.

Incisive le parole di Castagnotto: “Siamo convinte che dalla violenza si possa uscire e si esce se anche le Istituzioni pubbliche, la cittadinanza e le associazioni ci credono davvero e ci aiutano” e ha lanciato una proposta alla Spal: indossare a ridosso del 25 novembre, Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, una fascia rossa al braccio, segno di rigetto della violenza di genere, in ricordo di quelle donne “morte a causa di una assurda violenza”.

Il ricavato della vendita delle maglie sarà devoluto totalmente al CDG e alla Coop. Airone ed è possibile acquistarle al costo di 10 euro presso Il Clandestino in via Ragno 50 e all’edicola di via Modena 259.

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