di Giuseppe Malatesta
Mesola. Hanno tentato di portare via un trattore parcheggiato nei campi di un’azienda agricola, immaginando come perfetta via di fuga l’adiacente Statale Romea. A fermarli, un fossato in cui il grosso mezzo si è piantato rovinando i piani degli ignoti malviventi.
Succede a Bosco Mesola, in un’area agricola vicina ad alcune abitazioni da cui è partito l’allarme, martedì sera intorno alle 22. Costretti ad allontanarsi dopo il colpo fallito, i ladri hanno fatto perdere le loro tracce. Sul posto i carabinieri non hanno rinvenuto elementi utili alla loro identificazione.
“Si ricomincia” raccontano alcuni agricoltori della zona, esasperati da furti continui che si ripetono solitamente durante la stagione fredda, complice anche la visibilità ridotta in campagna a causa della nebbia. “Le forze dell’ordine come al solito fanno quello che possono, ma temiamo di dover fronteggiare quella che sembra una nuova ondata di furti di mezzi e attrezzature dalle nostre aziende”.
Mentre il colpo in questione, mirato ad un mezzo dal valore commerciale di 50 mila euro nell’azienda di Raffaella Mangolini, è andato a vuoto, così non è stato per un’altra azienda agricola che, sempre a Bosco Mesola, ha subito nella notte tra il 6 e il 7 ottobre scorso il doppio furto di due trattori. “Hanno approfittato della nostra assenza per portare via due mezzi anche abbastanza recenti e di valore” raccontano i titolari. “Si tratta di furti impegnativi, e forse la questione sicurezza non deve essere sottovalutata in zone apparentemente tranquille come questa. Ci rendiamo conto di non poter stare più tranquilli, ma noi purtroppo non abbiamo strumenti per contrastare degli episodi così frequenti, nè possiamo piantonare 24 ore su 24 le nostre terre. La speranza è che gli impianti di videosorveglianza sparsi nei centri urbani della zona possano essere di aiuto, ma non sappiamo se sarà così”.
Chi oggi denuncia la spiacevole situazione, da anni cerca di fronteggiare la situazione con ronde di volontari nelle campagne, una decisione scaturita dall’insopportabile ripetersi dei furti ‘agricoli’ in zona e raccontata nel febbraio 2017 da un imprenditore del posto sulle pagine di Estense.com.
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