Il problema semmai apparentemente sarebbe dopo: la Lega e le opposizioni local non hanno né una cultura di governo né francamente, almeno allo stato attuale, meritocrazie da scommettere o troppo poche e comunque poco politichesi in nessun campo, per la futura giunta. Questa è l’incognita in prospettiva. Ma tale temiamo percezione diffusa, potrebbe anche riuscire nel miracolo quasi di perdere anche a Ferrara questa occasione storica… con il PD in fase terminale ovunque… Ma ancora ovunque a Ferrara con tutto il braccio armato civile forte – una macchina politica Rete collaudata da decenni – senza antivirus da parte delle opposizioni: quest’ultime neppure pare comprendano nell’era mediatica la necessità di una controinformazione costante off e on line, assente (sembra scommettano solo su Facebook e social network, dimenticando che molto elettorato anziano – e Ferrara città anche degli anziani ci pare – di Internet ha appena sentito dire…)
Oggettivamente se il PD è ormai morente e tutti i suoi apparati civili anche, tuttavia a Ferrara potrebbe reggere la loro vetusta narrazione ideologica e culturale, mediatica, e civile ecc. (visto il vuoto o quasi speculare delle opposizioni).
Poi magari anno prossimo Europa crolla e allora anche opposizioni deboli (dico allo stato attuale, magari fossi smentito da news in tal senso, e sia ben chiaro, a noi in sé non interessa nulla, siamo sempre stati letterati metapolitici e estranei per natura anche al politichese per cui magari simpatizziamo…) vinceranno lo stesso..
Ma dentro le opposizioni tempo che riflettano, comunichino nomi precisi se li hanno e già tracce importanti come programma di governo locale eventualmente futuro.
Altrimenti o si perde o sarà una importante vittoria ma di Pirro, con Ferrara in ogni caso destinata a diventare borgo multietnico di Bologna e un semplice villaggio d’arte periferico, spopolato e sempre fanalino di coda produttivo ed economico. Il modello stesso attuale Lega/5Stelle per Ferrara dovrebbe essere rimodulato per le peculiarità specifiche della città. Non pensino che basti replicare automaticamente i programmi del Governo Nazionale, come purtroppo ha fatto in questi anni il PD local (si pensi solo al negazionismo per anni del problema multietnico in città).
Benito Guerrazzi