Cronaca
5 Ottobre 2018
L'ex collaboratore di Vittorio Sgarbi è accusato di aver rubato e aver messo in vendita su E-Bay due pezzi della collezione privata

Ex custode di casa Sgarbi a processo per furto, ma il critico non sarà parte civile

di Redazione | 2 min

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Si aprirà il 6 novembre la fase istruttoria del processo per furto aggravato che vede imputato l’ex custode di casa Sgarbi, accusato di aver rubato e messo in vendita su e-Bay due medaglie della collezione privata del famoso politico e critico d’arte di Ro Ferrarese.

Un’inchiesta partita quando un’amica di Sgarbi notò sul famoso sito di vendite gli annunci delle due opere, che riconobbe all’istante perchè lei stessa, circa un anno prima, le aveva regalate al critico d’arte. Che, dopo essere stato messo al corrente del fatto, fece controllare tutta la sua collezione scoprendo che all’appello mancavano anche quadri, manoscritti e libri, per un valore totale di circa 500mila euro.

Molto più ridotta (circa 150 euro) la cifra richiesta per le due medaglie in vendita su E-Bay, ma per l’ex custode i due annunci sono bastati per confermare il rinvio a giudizio, visto che erano stati pubblicati da un account che controllava direttamente. Ma l’avvocato Enrico Segala, difensore dell’uomo, ci tiene a tenere separate le questioni: “Anche se l’account era ricollegabile al mio cliente, questo non significa che avesse preso possesso di quegli oggetti: chiunque può scattare una foto a un oggetto e pubblicare un annuncio su internet. E per quanto riguarda le altre opere, il mio assistito è stato intercettato e sono state condotte perquisizioni nella sua abitazione, e questo ha fatto sì che le imputazioni relative a quei furti cadessero in fase di indagine, e l’unica ipotesi di reato rimasta è relativa a due medaglie”.

Il 6 novembre il processo riprenderà di fronte al giudice Giacomelli che inizierà ad ascoltare i testimoni di procura e difesa: in primis il collaboratore della famiglia Sgarbi che si occupa della catalogazione della collezione, ma anche l’amica del critico che gli regalò le medaglie e l’altro custode che dava il cambio all’imputato nel suo lavoro. Mancherà invece dal processo il vero ‘vip’ della vicenda, Vittorio Sgarbi, che non si è costituito parte civile ed è stato citato come testimone solo dalla difesa, che tuttavia si riserverà di decidere nelle prossime udienze se chiamarlo o meno in aula.

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