Berra. “Il 7 ottobre giorno cruciale per la vita del nostro paese si avvicina e devo lottare su quanto di più antidemocratico mi aspettassi”. Inizia così la lettera di Simone Grandi, capogruppo di Interesse Comune a Berra, che lamenta uno strano boicottaggio da parte di fenomeni atmosferici alquanto selettivi.

“Pensavo che la cosa più difficile – spiega Grandi – fosse contattare, motivare e convincere i miei concittadini sulle ragioni del No a questa fusione, per dire No ad una vecchia politica schiava del denaro, capace di toccare le basse corde dell’animo umano con le più squallide promesse e con ricatti, una incapace classe politica sorda ed invece no”.

La cosa più difficile è invece “riattaccare l’unico manifesto che promuove le nostre ragioni nelle plance delle singole frazioni, manifesto di metri 1 per 2 che si stacca causa vento, buriana autunnale. Attaccato il manifesto devo ritornare nei bar a portare i volantini che contengono le motivate ragioni del nostro No, dove poi passa ancora la manina del “signore Vento” che raccoglie e cestina solo la propaganda del No e dove la titolare mi dice francamente “io ti dico il peccato ma non il peccatore””.

Grandi si dice convinto che “stiamo colpendo nel vivo questa macchina malvagia che ci amministra da anni” e ricorda i prossimi incontri del comitato, previsti per questa sera, giovedì 4 ottobre alle ore 21, presso il circolo Arci in Piazza a Ro, e venerdì 5 alle 21, presso il Bar Laura a Serravalle in piazza Mazzini.