Lagosanto
3 Ottobre 2018
Ancora tensione tra il sindaco e l'ex vice Bigoni, nuovo scontro in Consiglio: "Limiti culturali e scarso spessore politico"

Romanini esausta: “Basta ai lenti e continui attacchi al mio operato”

di Redazione | 2 min

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di Giuseppe Malatesta

Lagosanto. “Scorrettezza, scarsa serietà e il solito vizio di pescare nel torbido”. Sono sempre più tesi i rapporti tra il sindaco Maria Teresa Romanini e il suo ex vice Davide Bigoni, passato all’opposizione in aperta rottura con la sua vecchia squadra.

Ad inasprire i toni gli ultimi accadimenti in Consiglio Comunale, con il tentennamento della maggioranza sull’approvazione del Dup. “Dimostrazione della scarso confronto interno” aveva rilevato Bigoni, ricordando che proprio quest’ultimo problema, e non un complotto politico, aveva portato alle dimissioni sue e dell’assessore Irene Bigoni.

“Mi pare che abbia dimenticato come siano andate le cose, ossia di aver cambiato la sua posizione dopo la mia uscita dal Pd” replica Romanini. “Dico basta (e vale per tutti) al lento ma continuo attacco al mio operato, su cui mai c’è stata una riflessione seria: penso alla sanità, alle scuole, alle difficoltà degli enti locali”.

“Dieci anni da amministratore non sono bastati a Bigoni per capire quali sono i problemi che incontra la macchina amministrativa. Nell’ultimo consiglio comunale – aggiunge il sindaco – sono emersi chiaramente i suoi limiti culturali, uniti a questo punto ad uno scarso spessore politico. Ho sempre saputo che quando ci sono rotture politiche c’è un prezzo da pagare, ma la confusione di Bigoni è vistosa, considerato che non distingue nemmeno un Dup da un bilancio”.

Da qui la volontà di argomentare e chiarire sia il caso generale (“nessuna variazione di bilancio è ammissibile secondo loro, né assunzioni, né progetti scolastici, né contributi alle associazioni) che quello specifico relativo proprio alla gestione della palestra comunale, argomento che ha contrapposto la giunta sul voto del Dup, clamorosamente bocciato dal capogruppo di maggioranza.

“La Polisportiva Laghese ha recentemente cessato una serie di attività sportive e deciso di recedere la convenzione che la legava alla palestra comunale. L’attuale offerta – chiarisce Romanini – è sotto gli occhi di tutti: le attività che erano cessate alla Polisportiva Laghese si sono attualmente spostate. Da qui, la scelta dell’amministrazione di voler comunque garantire l’utilizzo della palestra ai bambini e ragazzi che frequentano le nostre scuole. Di conseguenza è necessario garantire anche la pulizia dei locali”.

Pulizia affidata ad una ditta esterna che introiterà 12.240 euro annui, scelta contestata da Bigoni.

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