Politica
27 Settembre 2018
Non passa in Assemblea legislativa al mozione per rivedere il Piano regionale delle infrastrutture in chiave ambientalista

Cispadana. Il Pd chiede alla Regione di far pressing sul Governo

di Redazione | 3 min

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Dall’Aula l’invito alla Giunta di premere sul governo per non bloccare le opere infrastrutturali strategiche in Emilia-Romagna, tra le quali la Cispadana che interessa anche il territorio ferrarese.. L’investitura arriva con l’approvazione di una risoluzione (con il voto favorevole del Partito democratico, le astensioni di Lega nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Misto-Mns, e i voti contrari di Movimento 5 stelle, Sinistra italiana e Misto-Mdp) nella quale si chiede di non far venire meno l’impegno sul Passante di Bologna, sulla bretella Campogalliano-Sassuolo e sulla Cispadana. La risoluzione a prima firma Lia Montalti (Pd) individua le tre opere come infrastrutture moderne “che renderebbero- si legge nell’atto- ancor più competitiva la regione”.

Bocciato invece l’atto d’indirizzo presentato da Silvia Prodi (Misto-Mdp), e sottoscritto da Andrea Bertani e Silvia Piccinini (M5s), Igor Taruffi e Yuri Torri (Sinistra italiana) e Piergiovanni Alleva (AltraER), che chiedeva invece di rivedere il Piano regionale delle infrastrutture e dei trasporti e di adattarlo agli obiettivi della lotta ai cambiamenti climatici e della sostenibilità ambientale. L’atto è stato bocciato con i voti del Pd, della Lega, di Forza Italia e di Fratelli d’Italia, l’astensione del Gruppo misto-Mns, e i voti a favore di Movimento 5 stelle, Misto-Mdp e Sinistra italiana.

Il dibattito sui due atti. Le posizioni all’interno dell’Aula si sono polarizzate sulle due diverse visioni sulle grandi opere. Silvia Prodi ha sottolineato come il testo dell’atto (quello poi bocciato dall’Assemblea) sia stato “condiviso con il mondo ambientalista” e che proponeva “un’inversione di tendenza mettendo la sostenibilità ambientale al primo posto. Le uniche infrastrutture strategiche- ha chiosato Prodi- sono quelle ecocompatibili”.

Dai banchi dei Cinque stelle è stato Andrea Bertani a sottolineare come la visione della Giunta sia “troppo incentrata sulle grandi opere stradali. La risoluzione chiedeva un cambio radicale”.

Ma è stato il leghista Marco Pettazzoni a bocciare questa visione ricordando che “sono i territori che ci chiedono queste opere” e quindi “la risoluzione va contro di loro”. Parole arrivate dopo l’intervento dello stesso leghista nell’ultima seduta d’Aula di luglio (dove era iniziato il dibattito sulle due risoluzioni) in cui aveva già sottolineato come “il blocco delle infrastrutture non sarebbe risolutivo per l’abbattimento del traffico e dell’inquinamento”.

La diversa visione è stata sottolineata da Igor Taruffi (Si): “Questo tema non sembra tener conto degli schieramenti politici né regionali né tanto meno nazionali. Quando Pettazzoni rimarca che ancora non siamo arrivati in un tempo in cui le merci viaggiano su infrastrutture digitali parla con noi o con il governo? In Regione la nostra posizione come gruppo consigliare è sempre stata chiara. Forse è ora che anche il governo nazionale si esprima con una sola voce”.

Da Giancarlo Tagliaferri (Fdi) è arrivato l’invito a riportare la discussione in Commissione. Mentre nella seduta di luglio Giulia Gibertoni (M5s) aveva rimarcato l’importanza “del tema dell’inquinamento atmosferico. I dati parlano chiaro- aveva precisato- la situazione in pianura padana è grave. Il Prit parla di un’epoca che non c’è più e non è all’altezza di quello che ci chiede l’Europa”.

Dai banchi del Partito democratico è stato Enrico Campedelli a porre di nuovo l’accento sull’importanza delle opere: “Il passante di Bologna per decongestionare il traffico, la Cispadana per collegare meglio più territori che presentano al loro interno realtà importanti come il distretto del biomedicale di Mirandola, e la bretella Campogalliano-Sassuolo che può fare la differenza per il distretto ceramico. È importante proseguire nelle politiche di sviluppo sostenibile ma è altrettanto importante portare a termine le opere fondamentali per la tenuta economica della regione”.

L’assessore Raffaele Donini ha inoltre annunciato che il “Piano regionale integrato dei trasporti arriverà presto in Commissione per riuscire ad arrivare in Aula a dicembre”.

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