Comacchio
26 Settembre 2018
Il segretario Piero Fabiani riferisce dopo l'assemblea con Vitellio: "Occorre prevedere un impatto ambientale il più possibile rispettoso dell’esistente"

Ex Cercom, le osservazioni del Pd locale: “Necessità di confronto e approfondimento”

di Redazione | 2 min

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Comacchio. A poche ore dall’incontro convocato dal Comune di Comacchio con i tecnici responsabili del progetto di ampliamento della ‘ex-Cercom’, anche il Partito Democratico comacchiese avanza le sue osservazioni sul discusso insediamento di una nuova fabbrica attiva nella produzione di pasta di ceramica.

“È nostra intenzione intraprendere un percorso di consultazione con le categorie interessate e con i cittadini, in quanto le scelte devono rappresentare il bene per la nostra comunità”. A dirlo è il segretario comunale Piero Fabiani, che in consiglio comunale non si è distinto in questi ultimi mesi dal resto dei colleghi di minoranza per la sua posizione più morbida e possibilista.

Diverse le osservazioni emerse nel corso dell’ultima riunione tra attivisti e direttivo (a cui hanno preso parte anche il segretario provinciale del partito Luigi Vitellio e il segretario generale Cgil Ferrara Cristiano Zagatti) che “necessitano di ulteriori approfondimenti”. Tra queste quella relativa al piano ambientale.

“La località interessata dall’intervento è inserita in un ambito molto delicato e da tutelare: in considerazione della vicinanza di oasi vallive e di aree a vocazione di pesca – spiegano dal Pd – occorre prevedere un impatto ambientale il più possibile rispettoso dell’esistente, secondo quanto previsto dal vigente Piano Territoriale del Parco del Delta del Po”.

L’ampia analisi del progetto presentato dalla imolese Sacmi suggerisce inoltre la necessità di “adeguare e migliorare l’attuale rete viaria ad un eventuale incremento di flusso di trasporto merci su gomma su una rete viaria (quella della Statale Romea, ndr) ormai satura e inadeguata all’attuale transito”, nonché quello di valutare attentamente l’impatto estetico visivo di un fabbricato che sorgerà in prossimità della costa e che “avrà sicuramente un impatto negativo alla vista, arrecando un deprezzamento turistico alle località limitrofe”.

Relativamente all’impatto occupazionale poi, il Pd fa notare come “nei documenti di pubblica visione presentati dalla Sacmi non è presente un piano industriale di assunzione e gestione del personale dipendente. Tale documentazione non è stata al momento fornita neppure alle rappresentanze sindacali dei lavoratori, le quali sono state totalmente tenute escluse dalla realizzazione di tale progetto industriale. Pertanto non è dato a sapere effettivamente quanto personale e quali competenze saranno necessarie in fase di produzione”.

 

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