Riva del Po
23 Settembre 2018
"Riportano i simboli di Lega e Forza Italia associati alla lista civica “Uniti per Berra”, propagandano falsamente il 'Sì' alla fusione"

Ex leghisti a Berra ‘traditi’ da volantini non autorizzati

di Redazione | 4 min

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Berra. Beccàti in castagna, si potrebbe dire. A Berra, alcuni componenti della lista civica espulsi dalla Lega si sono per così dire ‘traditi’ con un volantino che riporta i simboli di Lega e Forza Italia associato alla lista civica “Uniti per Berra”. La segreteria provinciale della Lega lo scorso agosto aveva puntato il dito contro alcuni alcuni ex-iscritti soprattutto del Basso Ferrarese che – questa l’accusa – continuavano a qualificarsi come rappresentanti e appartenenti alla Lega non essendolo più.

Accuse rispedite al mittente dai diretti interessati, che ora però sembrano essere stati colti con le mani nel sacco da Fabio Felisatti della Lega di Berra-Ro e da Alessandro Amà, vicecoordinatore Fi per il Medio e Basso Ferrarese. “A Berra – dicono – nonostante la diffida pubblica da parte della nostra Segreteria Provinciale circa gli episodi di alcuni consiglieri espulsi dalla Lega che continuavano a spacciarsi per essa e a parlare per nome e per conto, abbiamo avuto l’amara conferma e la prova provata di tali scorrettezze. Amara, sì, perché non ci saremmo mai aspettati (o forse sì) un comportamento così scorretto, subdolo e infìdo da parte di chi ha stampato e distribuito nelle vie e nei bar di Berra alcuni volantini che, riportando il simbolo di Lega e Forza Italia associato alla lista civica “Uniti per Berra”, propagandano – falsamente – la propensione in favore della fusione di Lega e Forza Italia”.

“Mai più cosa fu così falsa – incalzano i due rappresentanti di Lega e Fi – da molto tempo la Lega assieme all’unico rappresentante legittimato di Berra/Ro – Fabio Felisatti – è presente ogni martedì in piazza a esporre alla popolazione la nostra contrarietà alla fusione. E i motivi sono molteplici e di palmare evidenza: in primis la mancanza di un piano di fattibilità e di progettualità convincente per il dopo-fusione. Sono d’obbligo quindi alcune precisazioni: “Uniti per Berra” è una lista civica e come tale si è presentata alle scorse elezioni comunali e tali sono i suoi componenti. Il signor Stefano Bigoni è stato espulso in modo definitivo dalla Lega per gravi e insanabili violazioni dello Statuto e del Regolamento. Circa il referendum sulla fusione tra i Comuni di Berra e Ro – il cui fautore e proponente è il Partito Democratico – le dichiarazioni di voto e il voto dei civici di “Uniti per Berra” sono stati di pieno e incondizionato appoggio al Partito Democratico”.

A prescindere dalla decisa incoerenza di tale scelta politica, secondo Felisatti e Amà “il volantino in questione è stato distribuito nei luoghi pubblici e nelle vie di Berra e ciò è un fatto ancor più grave oltre passibile di denuncia, cui si sta già occupando lo staff legale”. “Per il momento – aggiungono – ci limitiamo a evidenziare la scorretta e subdola strategia politica che gli autori del volantino stanno mettendo in campo: che la Lega goda di un consistente consenso è sotto gli occhi di tutti ed è intuibile che alcuni provino in tutti i modi ad appropriarsi del simbolo e del nome Lega per carpire e raggirare la fiducia e il consenso di chi – in buona fede – si ritrovi per le mani il volantino. Tale tattica, oltre che ad essere moralmente e politicamente scorretta, è indicativa del fatto che le altre forze politiche del territorio sono in caduta libera in tema di consenso. D’altronde non ci si poteva aspettare altro da “rappresentanti politici” che hanno dato dimostrazioni di questo tipo: è l’epilogo naturale di chi fa politica non per il bene di tutti i cittadini ma solo per apparire e per personali velleità, di chi non persegue il bene collettivo, di chi si trova con l’acqua alla gola e sta per soccombere e cerca in tutti modi di riemergere”.

“Sia ben chiaro – concludono Felisatti e Amà – per nulla temiamo che questi comportamenti scorretti possano avere rilevanza sull’esito del referendum; siamo più che convinti infatti che i berresi non siano degli sprovveduti e che sappiano benissimo chi – sul territorio – rappresenta legittimamente le idee politiche della Lega di Matteo Salvini e di Forza Italia e chi, invece, si appropria illegittimamente della credibilità, del nome e del simbolo di essi; chi salta da un partito all’altro; chi vota a favore di un referendum dannoso per la comunità berrese. Ribadiamo con fermezza, quindi, il ‘no’ alla fusione della Lega di Berra-Ro (legittimamente e unicamente rappresentata da Fabio Felisatti che ogni martedì sarà in piazza a Berra per parlare con la cittadinanza) e di Forza Italia”.

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