Attualità
23 Settembre 2018
L’arcivescovo saluta le iniziative in piazza Municipio e non risparmia disappunto verso il ministro Salvini

Festa in Pace, Perego: “Ingenuo credere che con un’arma in mano siamo più sicuri”

di Redazione | 1 min

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di Cecilia Gallotta

Sono stati parecchi i passanti che sabato hanno deciso di fermarsi in piazza Municipio, in tarda mattinata già piena di persone che assieme agli studenti si confondevano fra i sei gazebo arcobaleno della Festa in Pace.

E mentre il sindaco Tagliani si soffermava alla postazione delle firme, in particolare quella per la ‘cittadinanza attiva’, anche l’arcivescovo Perego ha voluto dare il proprio contributo, con un saluto “a questa piazza che ringrazio, perchè la vostra presenza qui oggi è una provocazione”.

Una provocazione, s’intende, verso “chi oggi legittima una legge che incoraggia ad essere più permissivi sull’uso delle armi – è la frecciata al ministro leghista, seppure non dichiarata –. Non possiamo credere ingenuamente che con un’arma in mano siamo più sicuri” prosegue Perego, che contrappone “un’arma ben più potente: la capacità di non discriminare”.

Di fronte a una città come Ferrara, che conta 13.600 persone provenienti da 130 paesi diversi, con età media di 28 anni, la chiave secondo l’arcivescovo è “vederle come una risorsa importante per costruire relazioni”. La pace del resto “richiede conoscenza e senso critico, e più di tutto, una maggiore obiezione di coscienza”.

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