Dopo 6 anni e alcuni mesi dal sisma che colpì l’Emilia il 20 e 29 maggio 2012, al termine dei lavori di ripristino strutturale, oggi domenica 23 settembre alle ore 17 ci sarà l’inaugurazione solenne della Chiesa parrocchiale di Gavello, intitolata a S. Antonio da Padova. La cerimonia solenne sarà presieduta dall’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, Giancarlo Perego, alla presenza delle autorità civili locali, regionali e dei fedeli.
I lavori di ripristino post-sisma sono stati eseguiti dalla ditta EdilArva di Ferrara, sul progetto dell’architetto Massimo Partigiani, dell’ingegnere Roberto Luppi e l’assistenza ai lavori del geometra Lino Zerbini. Il cantiere è stato iniziato nel mese di novembre del 2017 ed è terminato nel mese di giugno. I lavori sono stati finanziati dai contributi della Regione Emilia Romagna stanziati per la ricostruzione nel triennio 2013-15.
“Per l’occasione – dice il parroco don Roberto Antonelli – ringrazio i progettisti, la ditta EdilArva, l’Ufficio tecnico della Curia, il Rup, i funzionari dell’Ufficio sismico regionale e della Sovrintendenza ai Beni culturali che con il loro prezioso lavoro e contributo hanno permesso la riapertura della nostra amata Chiesa parrocchiale, casa di Dio tra le case degli uomini. La prossima inaugurazione sarà un momento importante per i parrocchiani che in questi lunghi anni hanno guardato con sofferenza le transenne che impedivano l’accesso alla casa della preghiera. Da sempre la chiesa rappresenta la presenza fisica di un sedimentato sentimento cristiano e le sue pietre, oggi più che mai, raccontano la storia del legame con la comunità, un legame che risale agli anni ’30 del ‘900, quando fu istituito il “Comitato pro erigenda Chiesa”, sempre voluta e sempre da tutti desiderata”.
“Siamo lieti che un’altra chiesa del nostro territorio possa tornare ad ospitare i fedeli e le attività della sua comunità – aggiungono il sindaco Fabio Bergamini e il vicesindaco Simone Saletti –. Il fatto che si possa nuovamente celebrare la santa messa qui, dopo tanti anni, è sicuramente un elemento che permette al tessuto sociale di ritrovarsi attorno a questo luogo di culto, attorno al quale gravitano gran parte delle attività sociali e culturali del paese”.
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