Cronaca
21 Settembre 2018
Tutto è nato da un apprezzamento alla fidanzata di un avventore. I carabinieri intervengono e denunciano l'aggressore

Dopo la lite nel bar torna con fucile e pistola ma viene disarmato due volte

di Redazione | 2 min

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Un apprezzamento a una ragazza poco gradito dal fidanzato, la reazione e la lite, con il ‘molestatore’ che si è ripresentato due volte per punire la ‘suscettibilità’ dell’uomo, prima con una pistola scacciacani, poi con un fucile ad aria compressa.

E’ accaduto giovedì sera al bar “Caffè Nero Bollente” a Barco, in via Bentivoglio, e l’episodio ha fatto accorrere sul posto due pattuglie dei carabinieri e una Volante della polizia. Non si è fatto male nessuno, anche perché a disarmare l’uomo ci ha pensato per ben due volte il barista, prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, ma la vicenda deve aver preoccupato non poco le persone presenti.

Tutto è iniziato, come anticipato, da una parola di troppo rivolta da un uomo di origini rumene alla ragazza di un avventore albanese, il quale non ha lasciato cadere la cosa reagendo in modo violento. Ecco allora che il rumeno ha deciso di uscire dal bar per dirigersi verso casa (abita nella stessa via del bar), dove ha prelevato una pistola scacciacani per poi ripresentarsi nel locale con l’intenzione di ‘punire’ il rivale. Appena notata l’arma, il barista non ci ha pensato due volte e si è avventato sull’uomo riuscendo a disarmarlo.

Quest’ultimo, non ancora soddisfatto, è tornato a casa per prelevare un’altra arma in suo possesso, un fucile ad aria compressa. Nel frattempo sono state allertate le forze dell’ordine, ma prima del loro arrivo il rumeno è riuscito a tornare con il fucile. La scena però è la stessa: il barista interviene e lo disarma.

Alla fine i carabinieri (poco dopo arriverà anche una Volante a supporto) raggiungono il bar, identificano l’uomo e, dopo aver raccolto le testimonianze dei presenti, lo denunciano per minacce aggravate, sequestrando sia la scacciacani che la carabina ad aria compressa.

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