Avevano rubato le batterie industriali dei ripetitori della telefonia da una torre a San Nicolò di Argenta e nella zona di Cona, e con tutta probabilità si apprestavano a mettere a segno altri colpi simili se non fossero stati bloccati dalle Volanti della Polizia.
In arresto per il reato di furto aggravato in concorso sono finiti tre napoletani (un 55enne e due 31enni) fermati ieri nella tarda mattinata mentre stavano percorrendo viale Po a Ferrara a bordo di un furgone. Gli agenti hanno individuato il mezzo su indicazione della centrale operativa (113), a sua volta in collegamento telefonico con un tecnico della compagnia Vodafone. La segnalazione era dovuta al fatto che i tre, nell’arco della mattnata, si erano resi responsabili del furto di batterie della torre di ripetizione telefonica a San Nicolò.
Sul furgone, un Fiat Ducato, i poliziotti hanno infatti trovato sedici batterie industriali e, appoggiato sui tappetini dell’abitacolo, unio zaino grigio contenenti vari attrezzi utili per lo scasso.
Una volta in Questura e cominciati gli ulteriori accertamenti, anche con l’ausilio di tecnici della Vodafone, si è poi appurato che poco prima, alle ore 9 circa, era stata rimossa una batteria con sistema di localizzazione Gps dal ripetitore telefonico di Argenta e, seguendo le indicazioni dell’apparecchio elettronico, si è giunti a Cona dove si sono avute delle testimonianze di un furgone sospetto vicino alle torri ripetitrici telefoniche. Gli spostamenti del mezzo, secondo la traccia del Gps, sono proseguiti per via Comacchio, poi il furgone è arrivato in via Bianchi, in corrispondenza di altri ripetitori, e due uomini sono stati visti scendere dal mezzo per poi risalire e riprendere la marcia.
Sul Fiat Ducato sono stati rinvenute anche due chiavi utili ad aprire i cabinet contenenti le batterie e una chiave a brugola utile per rimuovere il pannello di sicurezza a copertura delle serrature dei cabinet. In Questura il tecnico telefonico ha riconosciuto le quattro batterie di proprietà vodafone e ha indicato ulteriori 12 batterie di back-up come appartenenti alla società Wind/3. Un tecnico di quest’ultima ditta ha quindi verificato che ai ripetitori di Cona era stata tagliata la rete di recinzione ed erano state asportate dodici batterie.
I tre malviventi, tratti in arresto, sono stati trattenuti presso le celle di sicurezza della Questura in attesa del rito per direttissima, come disposto dal pm di turno.
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