Eventi e cultura
21 Settembre 2018
La cantante lucana incanta in Castello regalando brividi di canto puro senza accompagnamento

La voce di Arisa chiude in bellezza la mostra Cavallini-Sgarbi

di Redazione | 2 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

di Cecilia Gallotta

Finale in bellezza per la mostra Cavallini-Sgarbi, che saluta le sale del Castello, teatro della sua seconda proroga, niente meno che con la voce di Arisa. Rose rosse per Elisabetta Sgarbi e un bouquet altrettanto colorato per la cantante lucana, accolta da fragorosi applausi non appena sbucata dalla tenda ‘di casa’ a Ro, quella che ha celato l’ingresso della mostra negli ultimi sei mesi e mezzo, trascinando più di 40 mila ferraresi e non in un viaggio nell’arte e nel tempo.

“Grazie ai promotori della cultura e dell’amore”, le parole di Arisa, che ha intrattenuto il pubblico in una breve ma intensa serata, regalando pillole da brivido di canto puro, rigorosamente senza accompagnamento, nonostante l’acustica di una sala da mostra. L’amore, quello per la famiglia “che rivive impregnandosi nel valore e negli oggetti che custodiscono il ricordo”, è stato omaggiato da un’immagine di Elisabetta accolta dalla madre in ogni stanza, attraverso le sue fotografie, evocata da Arisa sulle strofe di ‘Una lunga storia d’amore’ di Gino Paoli.

“La conobbi nel 2009, quando vinse la categoria giovani di Sanremo con ‘Sincerità’ – racconta Elisabetta, canzone con la quale Arisa ha chiuso la serata nella Sala degli Stemmi – e da allora l’ho invitata tante volte e in diverse occasioni: La Milanesiana è stato poi il nostro punto d’incontro”. La città estense però ha già accolto la cantante lucana nemmeno due anni fa, nel gennaio 2017, durante una tappa del suo tour, “ma non mi sono mai esibita così, a tu per tu”, dichiara Arisa in un’atmosfera quasi raccolta.

E mentre Eugenio Lio, curatore della mostra, racconta per l’ultima volta la storia dell’opera di Artemisia Gentileschi, e del Cicognara, Elisabetta esprime la sua malinconia in un momento “che segretamente speravo non arrivasse mai – confessa -. Portare qui attori, cantanti, registi e scrittori, essere salutata, accarezzata e ringraziata per questa mostra, è stato per me come ritornare a casa. E da domani, venire a Ferrara avrà un po’ meno senso. Perché investire energie in ogni singolo elemento di questa mostra, era diventata ormai la mia ossessione. E come si sa, quando c’è ossessione, c’è amore”.

Guarda il video dell’esibizione su EstenseTv

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